Baltimora, ecco perché i Simpsons non hanno previsto il crollo del ponte Francis Scott Key

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Le immagini usate per sostenere la teoria del complotto sono state generate con l’Intelligenza Artificiale Come spesso accade a seguito di un evento importante, vengono diffusi contenuti volti a far credere che i Simpsons avessero previsto tutto. Questa volta tocca al crollo del ponte Francis Scott Key a Baltimora dopo la collisione con una nave mercantile. Circola un’immagine raffigurante Homer Simpson mentre osserva un mercantile mentre sprofonda dopo aver colpito e distrutto un ponte, così come circola un video dove uno dei personaggi attiverebbe delle cariche esplosive sul ponte, alimentando le teorie del complotto che sono circolate attraverso un video. (Open)

Ne parlano anche altre fonti

"Come si vede, per Baltimora, il percorso della nave dall’accosto al punto critico (ponte) è di circa 5 km; per Vado il percorso dall’accosto al rigassificatore è di circa 4 km. La portacontainer Dali ha una portata di 9000 container, simile a quelle che operano su Vado. (IVG.it)

Un monumento in memoria degli operai uccisi dal crollo del ponte Francis Scott Key, a Baltimora la scorsa settimana. Vicino al memoriale sono state collocate bandiere, croci e caschi da cantiere. Due lavoratori sono sopravvissuti, due corpi sono stati trovati in un pick-up sommerso nel fiume e si presume che altri quattro uomini siano morti. (Il Sole 24 ORE)

Grace Ocean Private, con sede a Singapore, è formalmente proprietaria della Dali. Synergy Marine Pte Ltd., anch’essa con sede a Singapore, è il gestore della nave (ShipMag)

Il crollo del Francis Scott Key Bridge di Baltimora ha un impatto forte anche sull'industria automobilistica. L'incidente che ha provocato sei morti ed è avvenuto il 26 marzo 2024, quando la nave portacontainer Dali, fuori controllo, ha urtato un pilone provocando il collasso della struttura, è destinato ad avere effetti lunghi. (La Gazzetta dello Sport)

Al secondo posto si collocano i container, con il 26,6% del carico totale, seguiti dal dry bulk, che include materiali grezzi come carbone e grano, con il 24,1%. De Meo scrive una "Lettera all'Europa" e fa il punto sull'elettrificazione (Auto.it)

Sono utilizzate sette gru galleggianti, dieci rimorchiatori, nove chiatte e otto navi (ShipMag)