Il Pd vota con la Lega: 300 milioni alle scuole paritarie

la Repubblica INTERNO

, capogruppo Dem alla Camera, dice: "C'eravamo impegnati ad accogliere le preoccupazioni delle famiglie per le paritarie.

- Sulle scuole paritarie la maggioranza si lacera ancora un po'.

Nel Decreto rilancio erano già passati 150 milioni per il sostegno generale al mondo delle paritarie, provato dalla crisi Covid e dall'interruzione del pagamento delle rette da parte delle famiglie.

Complessivamente, arriveranno 180 milioni per le scuole dell'infanzia (0-6 anni) e 120 milioni per gli altri istituti paritari. (la Repubblica)

Su altri media

Divampa la polemica sulla questione delle scuole paritarie e non solo. Il Pd: era doveroso intervenire. Scuole paritarie, Gelmini (Forza Italia): più soldi grazie a noi. (Orizzonte Scuola)

Vacca (M5S): abbiamo ottenuto che andassero in gran parte alla fascia 0-6. “Va precisato – continua Vacca – che questi 150 milioni sono, in gran parte, in quota alle opposizioni che hanno stabilito di concentrare queste risorse a disposizione sulle scuole paritarie. (La Tecnica della Scuola)

Non è un tema della maggioranza o dell’opposizione, ma della “Res publica” in quanto tale. I fondi a disposizione, così, raddoppiano, arrivando a 300 milioni e scongiurano, di fatto, la chiusura di qualche migliaio di istituti scolastici paritari. (Tempi.it)

Si tratta di 300 milioni che permetteranno di aiutare 12mila realtà, 900mila famiglie, 180mila dipendenti. Giorgia Meloni (Fdi) commenta: «Una buona notizia ma è solo un primo passo per salvare un comparto strategico per il sistema nazionale dell'istruzione». (Corriere della Sera)

Ai 150 milioni già previsti dal decreto, se ne aggiungono ulteriori 150 grazie al lavoro del Parlamento. “Piena soddisfazione per aver rispettato l’impegno preso dal Partito Democratico per lo stanziamento di maggiori fondi in favore delle scuole paritarie. (BarlettaLive)

Con meno scuola la comunità nazionale è più debole perché l’educazione è forse il compito più importante nella democrazia, perché il peggior pericolo della democrazia è l’ignoranza: l’ignoranza del valore degli altri, l’ignoranza delle istituzioni, l’ignoranza dei beni comuni. (Avvenire)