Si dà fuoco dopo la multa per il green pass: lo strano caso delle “torce umane”

Nicola Porro INTERNO

Perché stiamo assistendo a episodi così sconvolgenti, tali da ricordare quanto accadde all’attivista anticomunista Jan Palach, a Praga, nel 1969?

Pochi minuti prima del tragico gesto, avrebbe raccontato a due clienti che, a causa di una «condanna ingiusta», gli sarebbe rimasto poco da vivere.

Sono stati gli stessi militari a soccorrerlo; è stato ricoverato, in condizioni critiche, ma non sarebbe in pericolo di vita

È opportuno fare un po’ di chiarezza e distinguere le informazioni manipolate dai fatti accertati. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altri giornali

Orrore a Treviso, multato perchè senza green pass: 38enne si dà fuoco - A salvarlo sono stati i militari stessi che gli hanno notificato la sanzione: hanno utilizzato l’estintore per spegnere le fiamme (La Pressa)

L’uomo, 37 anni, si era dato fuoco sabato poco prima delle 20 in via Roma a Oderzo, disperato perché, pare senza green pass (ma voleva farsi i vaccini, come segnalato dalla stampa locale), non poteva lavorare nel suo negozio di kebab. (Oggi Treviso)

Nella notte è stato elitrasportato da Oderzo a Verona: è ricoverato nell’ospedale di Borgo Trento in condizioni disperate (La Tribuna di Treviso)

Ora, secondo quanto dichiarato dal suo avvocato al quotidiano La Tribuna di Treviso, le sue condizioni sono definite disperate, le fiamme gli hanno quasi carbonizzato il viso e il torace. Così, dopo aver ricevuto la seconda multa ha evidentemente pensato che l’ingiustizia subita fosse troppo grande e ha scelto di compiere l’estremo gesto. (L'INDIPENDENTE)

La sanzione sarebbe stata dovuta al fatto che l'uomo era stato sorpreso nei giorni scorsi al lavoro senza Green pass Il fatto è accaduto all’esterno di un kebab nel quale lo straniero lavora. (Gazzetta del Sud)

Un gesto disperato, il suo, dopo che era stato multato per la seconda volta in due giorni dai carabinieri che lo avevano trovato senza green pass e per questo la sera precedente avevano disposto la chiusura della sua attività. (Corriere della Sera)