25 Aprile, fischi e contestazioni al ministro Nordio che replica: “Non credevo esistessero ancora gli stalinisti”

25 Aprile, fischi e contestazioni al ministro Nordio che replica: “Non credevo esistessero ancora gli stalinisti”
Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana INTERNO

Se da un lato il sindaco di Treviso Mario Conte non ha mostrato alcun problema a dichiararsi (più volte) antifascista, il ministro di Grazia e Giustizia del governo Meloni, il trevigiano Carlo Nordio, preferisce usare la retorica per indicare la sua posizione: “Se abbiamo giurato sulla Costituzione, che è antifascista, lo siamo anche noi”. Nordio replica alle contestazioni – Video di Simone Masetto Ed è proprio in questo momento (anche se i fischi rivolti al ministro sono iniziati fin durante il suo tragitto che dal corteo lo ha portato al podio da dove ha parlato per quasi 5 minuti) che i molti presenti alla cerimonia ufficiale del 25 Aprile in piazza Indipendenza a Treviso hanno iniziato a contestare il guardasigilli. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

Ne parlano anche altri giornali

Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema più caldo di queste ore, sostenendo che la richiesta di dirsi antifascisti "è una domanda retorica, perchè avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione - ha sottolineato - è ovvio che siamo antifascisti" (Sky Tg24 )

Fischi e «buuh» di disapprovazione sono stati indirizzati al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante il discorso che stava tenendo stamane in piazza a Treviso per la festa del 25 Aprile. (Corriere)

Il ministro aveva iniziato a parlare da poco quando il suo discorso commemorativo è stato interrotto dai fischi e dai "buuh" di disapprovazione di coloro che gli chiedevano di dichiarare pubblicamente se fosse antifascista. (ilGiornale.it)

Nordio fischiato a Treviso durante la cerimonia del 25 Aprile

Un’ondata di fischi e “buuu” di disapprovazione ha accolto queste parole pronunciate a Treviso dal ministro della Giustizia Carlo Nordio (eletto in Parlamento con Fratelli d’Italia), nel suo discorso per le celebrazioni del 25 aprile in piazza Indipendenza. (Il Fatto Quotidiano)

Nella Carta la parola «antifascismo» non compare mai (come sottolineato in passato dal presidente del Senato La Russa), ma i principi e i valori espressi nei suoi 139 articoli e nelle «disposizioni transitorie» sono intrinsecamente legati all’opposizione al regime fascista (Corriere della Sera)

Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema più caldo di queste ore, sostenendo che la richiesta di dirsi antifascisti «è una domanda retorica, perché avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione - ha sottolineato - è ovvio che siamo antifascisti». (L'Unione Sarda.it)