Letta come Meloni in 3 lingue: 'Pd è Europa, lei è Orban-Vox'

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(askanews) - Il Segretario del PD, Enrico Letta, in un video destinato alla stampa internazionale, ricorda le "pericolose alleanze europee di Giorgia Meloni, i voti contro il Next Generation EU del gruppo della leader di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo e i fallimenti della destra italiana, come la bancarotta sfiorata nel 2011 a causa del governo Berlusconi".Nel video - girato in francese, inglese e spagnolo Letta spiega il progetto europeo del Partito Democratico definendo "l'europeismo, insieme alla protezione dell'ambiente e ai diritti sociali e civili, come uno dei valori fondanti del partito che dirige. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri media

Poi Letta ha aggiunto: «Mettere il presidente della Repubblica nella campagna elettorale è stato un errore drammatico che Berlusconi e che la destra ha fatto» Poi 30 secondi di applausi. (Corriere TV)

C'è poi un elemento della campagna elettorale di Enrico Letta che è sempre frutto di un'imitazione ma senza sfociare nel campo avversario: anche Romano Prodi aveva il suo pullman elettorale Che dire, poi, del video in tre lingue con cui l'inquilino del Nazareno ha cercato di marcare a zona Giorgia Meloni? (ilGiornale.it)

Con queste parole Enrico Letta si è rivolto alla direzione del Partito democrtatico, facendo riferimento alla proposta lanciata dal centrodestra. Sono certo che alle elezioni l’Italia non arretrerà, non tornerà indietro a quella destra che ha radici nel passato” (Tuscia Web)

Poi, proprio sulle parole di Berlusconi afferma: "Non c’è nessuna dichiarazione di ostilità nei confronti di Mattarella Al centro della chicchierata con il quotidiano di via Solferino c'è di fatto il presidenzialismo e il programma per il voto. (Liberoquotidiano.it)

/ Youtube Pd Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev E' evidente che siamo di fronte a una scelta storica. (Corriere dell'Umbria)

Alla sfida del trilinguismo i due candidati polarizzano, parlando a Washington e Bruxelles. massimiliano panarari (La Stampa)