"Bisogna indagare su questo attentato"

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Ordine dei Giornalisti e l’Usigrai, con l’avvocato Giulio Vasaturo, depositeranno una richiesta al pm di Roma, all’ambasciata italiana a Mogadiscio e a quella della Somalia in Italia, per sollecitare "indagini mirate sulle dinamiche dell’attentato in cui ha perso la vita Hashi Omar Hassan, anche al fine di verificare l’esistenza di un eventuale collegamento fra questo delitto e l’inchiesta, tuttora in corso, sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, avvenuto il 20 marzo 1994". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

Altre volte era andato a Mogadiscio, non c’è alcun collegamento con il caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Alpi e Hrovatin vennero uccisi perché avevano scoperto dei traffici di rifiuti illeciti e armi, all’ombra della cooperazione internazionale. (Agenzia askanews)

Hassan, dopo la sua scarcerazione, è stato risarcito dal governo italiano con oltre 3 milioni di euro. La morte di Hashi è collegata al caso Alpi? (ilGiornale.it)

Omar Hashi Hassan e don Luca Favarin. Mi dispiace moltissimo: era riuscito a rimettersi in carreggiata e stava cercando di recuperare tutto quello che non aveva vissuto durante quelli ingiusti 18 anni in prigione», conclude don Favarin (Corriere)

Alla Procura di Roma un fascicolo di indagine sull’omicidio di Ilaria e Miran è ancora aperto. Ma è bene essere franchi: le probabilità di arrivare a qualcosa, dopo tanti anni e con tanti testimoni deceduti, sono ridotte al lumicino (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Fonte foto: ANSA Hashi Omar Hassan nell’aula bunker di Rebibbia, 1999. Il 12 gennaio 1998 Hashi Hassan fu arrestato con l’accusa di essere alla guida del Land Rover che trasportava il commando che uccise la coppia di inviati Hashi Omar Hassan viveva nella capitale somala e lavorava per la sua attività di import-export. (Virgilio Notizie)

L’agguato avvenne al loro rientro nella capitale poche ore dopo aver realizzato un’intervista al sultano di Bosaso, nel nord del Paese, Abdullahi Moussa Bogor, in cui seppero «di fatti e attività scottanti» I mandanti veri che il 20 marzo di 28 anni fa misero a tacere Ilaria e Miran resteranno probabilmente ignoti. (Gazzetta di Parma)