È morto Omolade, ex calciatore di Torino e Treviso pioniere della lotta al razzismo

la Repubblica SPORT

Akeem Oluwashegun Omolade, 39 anni, attaccante nigeriano arrivato fino alla Serie A con la maglia del Torino, per anni bandiera della lotta al razzismo nel calcio, è morto lunedì mattina nel mercato storico di Ballarò, in via Martoglio a Palermo.

La carriera di Olomade. Dal 2000 al 2017 ha giocato per Treviso, Torino, Novara, Reggiana, Gela, Barletta e Mazara, Ribera, Altofonte.

La settimana dopo, in segno di solidarietà, tutta la squadra entrò in campo con il volto dipinto di nero

Chiusa la carriera il calciatore è rimasto a Palermo e per qualche anno ha lavorato anche in eventi musicali. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

E’ morto a soli 39 anni Akeem Omolade Oluwuashegun, calciatore che in passato aveva vestito anche la maglia della Biellese. Il corpo esanime dell’attaccante, che attualmente giocava nel campionato di prima categoria siciliano, è stato trovato all’interno di un’auto a Palermo (La Provincia di Biella)

L’ex attaccante nigeriano si è spento oggi all’età di 39 anni. Morte Omolade: calcio in lutto per la scomparsa dell’ex attaccante che si è spento nella giornata di oggi a 39 anni. (Juventus News 24)

Akeem prima della partita – entrerà nel secondo tempo e segnerà pure – guadagna il centro del campo scortato dai compagni che per l’occasione si sono tutti dipinti il volto di nero. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La carriera di Olomade. Dal 2000 al 2017 ha giocato per Treviso, Torino, Novara, Reggiana, Gela, Barletta e Mazara, Ribera, Altofonte. È morto dentro l'auto di un amico che stava tentando di portarlo in ospedale perché colto da malore. (la Repubblica)

Omolade, che nell'ultima stagione ha giocato con la maglia dell'Altafonte (Prima Categoria siciliana), vanta un lungo passato in Serie C tra il 2003 e il 2010, con le maglie di Novara, Biellese, Reggiana, Gela, Barletta e Vibonese: il suo nome salì alla ribalta nazionale nel 2001, quando i suoi compagni di squadra del Treviso scesero in campo nel match di Serie B contro il Genoa con i volti pitturati di nero, per mostrargli solidarietà in seguito alle minacce ricevute dagli ultras trevigiani, contrari al suo acquisto per il colore della sua pelle (Oggi Treviso)

Quel fatto ebbe un risalto enorme, è la prima volta che succedeva una cosa così, tutti quanti fummo d'accordo, è stata una cosa molto spontanea. Il ricordo che ho di lui è quello di uno volenteroso che voleva farsi strada, aveva grande determinazione. (TrevisoToday)