David, gioia Palazzina Laf: si aggiudica tre statuette. Riondino: «A Taranto non c'è solo la fabbrica»

Con tre premi, quello come Miglior attore protagonista per Michele Riondino, Miglior attore non protagonista per Elio Germano e Miglior Canzone originale per Diodato, Palazzina Laf porta a casa un risultato eccezionale alla 69ma edizione dei David di Donatello. Da protagonista Michele Riondino, che è anche regista del film che racconta la storia di mobbing nel reparto dell'acciaieria ex Ilva, si impone sugli altri candidati, Valerio Mastandrea per C'è ancora domani, Antonio Albanese per Cento domeniche, Pierfrancesco Favino per Comandante, Josh ÒConnor per La chimera e Michele Riondino per Palazzina Laf. (quotidianodipuglia.it)

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Mercoledì 8 maggio h 19 live su facebook.com/sentieriselvaggi il nostro incontro con l’attore e regista all’indomani dei tre premi vinti ai David 2024. Prenotati qui per assistere in presenza (Sentieri Selvaggi)

Enzo Matichecchia, attore tranese di teatro e vicepresidente Consiglio Direttivo della Unione Italiana Libero Teatro della Puglia per il quadriennio 2023/2027, non è nuovo a piccole incursioni nel cinema - di recente aveva lavorato anche con Giulio Base - ma è bello sottolineare la partecipazione a un film prezioso - soprattutto per la Puglia - per la problematica che affronta e. (TraniViva)

Hanno celebrato Paola Cortellesi e il suo film miracolo di incassi C’è ancora domani, che ci porta davanti agli occhi due tematiche forti del tempo presente, la violenza sulle donne e la disparità retributiva fra uomini e donne. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Michele Riondino si è aggiudicato il David di Donatello come Miglior Attore Protagonista per la sua interpretazione in Palazzina Laf. La nostra intervista in occasione della proiezione a Firenze con dibattito, insieme al collettivo dei lavoratori Ex Gkn a La Compagnia. (Controradio)

E lo ha vinto anche lei. «Ringrazio mia moglie per aver creato la maschera di Caterino», sono state le parole di Riondino dal palco del Teatro 5 di Cinecittà. (Corriere)

«Non possiamo fare a meno di fare delle lotte insieme: questo film è stato un po’ una lotta. Abbiamo capito dagli incontri con il pubblico che questo film è attuale, è sul lavoro, che sembra dimenticato dal cinema, e che invece è entrato violento nel territorio e nelle persone. (La Repubblica)