25 Aprile, Festa della Liberazione: cosa pensano i cittadini stranieri %

Piuculture INTERNO

Il 25 Aprile Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. È il giorno in cui le truppe tedesche e i fascisti che avevano aderito alla Repubblica di Salò furono costretti ad abbandonare Milano e Torino. La guerra continuò ancora fino ai primi di maggio. L’Italia si era arresa due anni prima: l’8 settembre 1943 il Governo italiano aveva firmato l’armistizio. A pagare il prezzo più alto, in tutto il Paese, fu la popolazione civile. (Piuculture)

Ne parlano anche altri giornali

EMPOLI Il presidente della sezione Aned Empolese Valdelsa, Roberto Bagnoli, in occasione del 25 aprile interviente con un messaggio: "Ricorre il 79° anniversario della liberazione dal nazifascismo. (LA NAZIONE)

Alla fine, mi torna sempre in mente il vecchio Vittorio Foa. (Questione Giustizia)

Trent’anni fa, la rivista bimestrale ‘Belfagor’, allora diretta da Carlo Ferdinando Russo, pubblicava il Manifesto Democratico 1994, primi firmatari Raffaele Fiengo, Cesare Segre e Corrado Stajano. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Jurassic talk. Io lavoro da quasi trent’anni con bambini/e, adolescenti e ragazzi/e di tutte le età. Nel loro immaginario psicologico, nel loro orizzonte socio-relazionale, il 25 aprile è essenzialmente l’occasione di una festa dalla bellezza innegabile, ma scontata. (RagusaOggi)

In 25 aprile (pp. 170, euro 13), che esce nella collana delle Voci del Mulino, lo storico Luca Baldissara, docente all’Università di Bologna e già autore, tra gli altri suoi titoli, di Italia 1943. (il manifesto)

Il Movimento sociale italiano, cioè il partito erede diretto del fascismo, grazie a questa Costituzione è entrato nel Parlamento italiano. Serve di più per dimostrare che dalla sconfitta del Ventennio è nata una democrazia? Eppure ogni anno, con l’approssimarsi del 25 Aprile, la festa della Liberazione, puntualmente tornano le polemiche. (Primocanale)