Israele, rivolta popolare: Netanyahu congela la riforma della giustizia

ilmessaggero.it ESTERI

GERUSALEMME La svolta arriva con i telegiornali della sera. L’annuncio di Netanyahu matura al culmine di una settimana come non se ne ricordavano nei 75 anni di vita dello Stato ebraico. «Ho deciso di rinviare la seconda e la terza tornata di voti alla Knesset sulla riforma della giustizia per favorire il dialogo. Vogliamo fare gli aggiustamenti necessari». Parole di distensione, anche se nel discorso non manca l’attacco contro «una minoranza estremista che sta lacerando il paese e che fomenta alla disobbedienza». (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Larga parte delle accuse delle opposizioni e di parte dell’opinione pubblica contraria alla riforma si basa sulla volontà del premier israeliano di limitare il potere decisionale della Corte Suprema israeliana, imponendole il rispetto delle scelte della Knesset, di fatto l’impossibilità di sovvertire le scelte politiche della maggioranza di governo pro tempore, democraticamente eletta. (Nicola Porro)

Washington (Usa), 28 mar. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, affermando che la decisione potrà “dare tempo” alla ricerca di un compromesso, che gli Usa ritengono necessario (LaPresse)

Gruppi di estrema destra hanno nella notte a Gerusalemme e in un caso hanno picchiato "selvaggiamente" un uomo: lo ha reso noto oggi la polizia locale, aggiungendo che tre persone sono state arrestate per l'aggressione. (Tiscali Notizie)

Gruppi di estrema destra hanno nella notte a Gerusalemme e in un caso hanno picchiato "selvaggiamente" un uomo: lo ha reso noto oggi la polizia locale, aggiungendo che tre persone sono state arrestate per l'aggressione. (Il Sole 24 ORE)

Che cosa sta succedendo in Israele? E che cosa può succedere ancora? "Per la prima volta, una porzione importante della società, la parte produttiva, laica e liberale, si ribella a un progetto politico che vuole portare indietro il Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E' quello che nelle ultime ore il presidente israeliano Isaac Herzog ha chiesto in colloqui telefonici con il premier Benjamin Netanyahu e i leader dell'opposizione Yair Lapid e Benny Gantz. (Tiscali Notizie)