Case Green: i dubbi della BCE sulla direttiva

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Case Green: i dubbi della BCE sulla direttiva Ultimo Aggiornamento: 23/01/2023 | Letto volte L’Europarlamento affronta un primo importante passaggio nel processo di approvazione della direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici, dovendo tenere conto delle questioni sollevate dalla Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde. Una di queste è la richiesta, proveniente soprattutto dalla Germania, di un’attenta valutazione dell’impatto che gli obiettivi decarbonizzanti porteranno sui diversi paesi dell’Unione Europea, tenendo conto della diversità nella struttura del settore immobiliare e degli edifici più o meno vecchi. (Edilizia.com)

Ne parlano anche altre fonti

A nulla serve un buon intervento di riqualificazione se è stato applicato su un edificio strutturalmente non idoneo. ISI rammenta che intervenire dopo il disastro ha un costo sei volte maggiore di una buona azione di prevenzione. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)

“A nulla serve un buon intervento di riqualificazione se applicato su un edificio strutturalmente non idoneo. Intervenire dopo il disastro ha un costo sei volte maggiore di una buona azione di prevenzione. (Edilportale.com)

Alla fine del 2021, il Consiglio dell’Unione Europea ha presentato delle proposte relative a norme finalizzate a incoraggiare da un lato la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica e dall’altro la ristrutturazione di quelli già esistenti, il tutto per ridurre in un prossimo futuro i consumi energetici e le emissioni inquinanti. (Immobiliare.it)

Le nuove norme, proposte nel 2021, dovrebbero entrare in vigore prossimamente, vediamo più nel dettaglio in cosa consistono. In questi ultimi anni, si parla (e si deve parlare) di inquinamento, norme ecosostenibili ed emissioni di agenti inquinanti. (Immobiliare.it)

«I numeri che ci ha fornito la Commissione europea sono piuttosto fluidi», dice una fonte parlamentare molto vicina al dossier a proposito della valutazione d'impatto a corredo della proposta di revisione della direttiva sulla performance energetica degli edifici (Epbd, nel gergo brussellese, con le sue classi da A1 a G), uno dei pilastri del Green Deal che vuole azzerare le emissioni di CO2 in Europa entro metà secolo. (ilmessaggero.it)

L’Italia ha paura dell’efficientamento energetico. Nei giorni scorsi, nel dibattito pubblico e in quello politico, è emersa prepotentemente la preoccupazione per la possibile, prossima, entrata in vigore della proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, presentata dalla Commissione europea per allineare la normativa dell’Unione in materia di clima ed energia all’obiettivo della riduzione delle emissioni nette di gas ad effetto serra di almeno il 55 per cento entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990), nella prospettiva del conseguimento della neutralità climatica entro il 2050. (LifeGate)