L’inchiesta - La ’ndrangheta a Milano tra movida e rifiuti: «Anche qui facciamo la terra dei fuochi». Ecco i nomi degli arrestati

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L’inchiesta Il capo del gruppo legato ai Piromalli parla dei business della cosca. I pm antimafia: «Costante e asfissiante presenza dei clan. Avevano un piano espansionistico nella ristorazione» «Tu stai tranquilla, il tempo che veniamo noi qua, faremo diventare qua la terra dei fuochi». Così in un'intercettazione del maggio del 2019 Giovanni Caridi, finito in carcere oggi assieme, tra gli altri, a Salvatore Giacobbe, che sarebbe stato a capo a Milano di un clan della 'Ndrangheta legato ai Piromalli, parlava dell'interesse della cosca al business dei rifiuti. (LaC news24)

Su altre fonti

Tra “tribunali di omertà” e “compagni di sangue”: le formule recitate a memoria dal capo della cosca Salvatore Giacobbe ripropongono schemi vecchi due secoli in una città che guarda al futuro L’intercettazione (LaC news24)

Giacobbe, trapiantato da anni in Lombardia e a capo della locale di Agrate-Pessano con Bornago, in provincia di Como, è stato al centro di un'operazione condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato all'arresto di 14 persone, tutte accusate di vari reati legati alla criminalità organizzata, tra cui associazione mafiosa, intestazione fittizia di attività commerciali, estorsione, truffa e traffico di rifiuti. (Zoom24.it)

E’ notizia di ieri che il Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano ha sequestrando, insieme alla Polizia locale, società che gestiscono locali di ristorazione all’interno del Mercato comunale milanese nel quartiere Isola, zona della movida. (StrettoWeb)

Conosceva più o meno a memoria tutte le formule ed i riti da seguire per chi fosse affiliato all'”onorata società” o volesse entrare a far parte della ‘Ndrangheta, Salvatore Giacobbe, tra le 14 persone arrestate per essere stato alla guida e aver ricostituito un gruppo criminale con legami con il clan dei Piromalli di Gioia Tauro, ma operativo a Milano e nell’hinterland, che ha esteso il suo raggio di azione in Lombardia e anche in Piemonte. (Il Dispaccio)

Ci sono due indagati residenti in Brianza nell’inchiesta della Dda di Milano per presunti reati di associazione mafiosa, estorsione, rapina, trasferimento fraudolento di valori, truffe alle agenzie di lavoro interinale e traffico illecito di rifiuti. (Prima Merate)

Si tratta di un 40enne, un 25enne e un 32enne, tutti domiciliati a Latina, di cui due già noti alle forze dell’ordine per le loro vicende penali, indiziati di aver trafugato 51 capi di abbigliamento all’interno di una nota attività dell’Outlet di Valmontone. (Cronache Cittadine)