Shoah, Papa: diciamo 'mai più' e domani preghiamo

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Roma, 26 gen. (askanews) - Papa Francesco, al termine dell'Angelus a Piazza San Pietro, ha ricordato il Giorno della Momoria che ricorre domani e ha esortato tutti di dire 'Mai più' e a pregare.

"Domani ricorre il 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz- Birkenau, simbolo della Shoah.

Domani siamo tutti invitati a fare un momento di preghiera e di raccoglimento, dicendo ciascuno nel proprio cuore: mai più!

Davanti a questa immane tragedia - ha detto il Papa - non è ammissibile l'indifferenza ed è doverosa la memoria. (Tiscali.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Cominciando dal Vangelo: teniamolo aperto sul comodino di casa, portiamolo in tasca con noi, visualizziamolo sul cellulare, lasciamo che ogni giorno ci ispiri. (Tiscali.it)

Domani siamo tutti invitati a fare un momento di preghiera e di raccoglimento, dicendo ciascuno nel proprio cuore: mai più!”. E’ quindi “l’incontro sorprendente e decisivo con Gesù” a dare inizio “al cammino dei discepoli, trasformandoli in annunciatori e testimoni dell’amore di Dio verso il suo popolo. (ACI Stampa)

Per tali motivi dovremmo ringraziare papa Francesco, che non si è chiuso nelle sue stanze vaticane, ma che, con i suoi limiti umani (dovuti anche all’età, non dimentichiamolo) si espone di continuo e si lascia fagocitare dalla folla. (Famiglia Cristiana)

Nella puntata di oggi, domenica 26 gennaio alle 9.40 si rifletterà a lungo sul significato di questa giornata. Papa Francesco oggi domenica 26 gennaio 2020 celebrerà l’Angelus in Piazza San Pietro, appuntamento atteso da migliaia di fedeli. (MyMagazine.news)

Ma la nostra adesione al Signore non può ridursi ad uno sforzo personale, sarebbe un peccato si superbia. Sono le parole che Papa Francesco ha pronunciato all’Angelus da Piazza San Pietro, commentando con i fedeli e i pellegrini il Vangelo di oggi incnetrato sull’appello di Gesù alla conversione. (askanews)

Perché la sua Parola ha questo potere: di cambiare la vita, di far passare dall’oscurità alla luce. Ora, Gesù ci dice che il regno dei cieli è vicino, che Dio è vicino. (Papaboys 3.0)