Svolta sulla Bekaert I piani della proprietà

LA NAZIONE INTERNO

Quello che è avvenuto è solo un primo seppur importante passo", ha concluso Fabiani

La Regione Toscana ha infatti organizzato un incontro nel corso del quale le organizzazioni sindacali avranno modo di incontrare l’acquirente e avviare un dialogo per conoscerne il piano industriale e capire meglio quali saranno le ricadute sociali ed occupazionali.

Oggi si saprà chi è il soggetto industriale che ha deciso di acquistare l’area dove sorge lo stabilimento ex Bekaert di Figline (LA NAZIONE)

Su altre fonti

Nascerà a Figline la prima comunità energetica autosufficiente di economia circolare. "Si conferma la scelta del protocollo del Valdarno, modello di collaborazione tra istituzioni e parti sociali partendo proprio dal caso Bekaert". (LA NAZIONE)

di Manuela Plastina. "Cauto ottimismo" lo ha definito la sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai. (LA NAZIONE)

Particolare soddisfazione da parte del consigliere “per il fatto che l’azienda ha accolto la richiesta di procedere innanzitutto all’assunzione dei lavoratori ex Bekaert rimasti senza occupazione, attualmente 26, e di quelli che hanno un’occupazione ma a tempo determinato. (Valdarnopost)

Nell’incontro di ieri sera con istituzioni e sindacati, il consigliere per il lavoro del Presidente della Regione Toscana, Valerio Fabiani, ha spiegato che già durante i primi colloqui con l’azienda che ha firmato il preliminare d’acquisto ci sono state importanti aperture. (Valdarnopost)

Dalla Uilm Uil arrivano dichiarazioni di soddisfazione molto cauta per il progetto illustrato dalla GE Group Srl, che ha avanzato una proposta di acquisto per il sito ex Bekaert di Figline. Davide Materazzi, Segretario Generale Uilm Firenze-Arezzo, commenta: “Da quanto si evince da un primo contatto conoscitivo ed informale avuto in Regione Toscana con il potenziale acquirente dell’area ex Pirelli di Figline Valdarno, sembrerebbe un bel progetto, di prospettiva e concreto, ma non bisogna farsi trascinare da facili entusiasmi o troppe aspettative sia nei tempi che dal punto di vista occupazionale”. (Valdarnopost)

Ha spiegato il suo interesse per il sito industriale dismesso, dove fino a pochi anni fa venivano prodotte corde metalliche per pneumatici. D’altra parte il preliminare c’è, la faccia ce l’ha già messa incontrando i sindacati e dunque non paiono esserci rischi concreti di un passo indietro (LA NAZIONE)