Dieta TLC contro il colesterolo alto

DiLei SALUTE

Questi cambiamenti, come abbiamo appena visto, comprendono pure la dieta, il cui schema andrebbe sempre concordato con il medico curante e con gli specialisti di fiducia.

Per quanto riguarda l’aspetto alimentare vero e proprio, ricordiamo che chi vuole seguire questa dieta dovrebbe dedicare ai grassi insaturi il 25/35% dell’apporto calorico quotidiano.

I benefici della dieta TLC sono stati più volte indagati dalla scienza. (DiLei)

Su altre fonti

Uno studio condotto da Stefan Blankenberg del Centro di Ricerca Cardiovascolare in Germania, ha confermato il legame tra il colesterolo alto ed il di infarto e ictus. Legame tra colesterolo alto e ictus e infarto: “Il primo rimedio contro il colesterolo cattivo alto è l’attività fisica“. (TuttoMotoriWeb.com)

I ricercatori hanno così scoperto che gli individui con meno di 45 anni con colesterolo non-HDL elevato presentano un rischio (fatale e non) del 12-43% e un rischio di ictus più alto del 6-24% entro i 75 anni di vita. (Sky Tg24 )

È stato riscontrato un maggior rischio di infarto o un ictus per gli under-45 con colesterolo alto (+16% di rischio per le donne, +29% per i maschi), mentre gli over-60 con colesterolo alto presentano un rischio di andare incontro a infarto o ictus del 12% e del 21% rispettivamente per le donne e per gli uomini. (Informasalus)

Non soltanto garantendo un elevato apporto di proteine vegetali ed energie, ma anche contribuendo a tenere il colesterolo sotto controllo e migliorando il benessere intestinale anche grazie all’apporto di fibre. (GreenStyle)

Per concentrazioni comprese tra 100 e 145 milligrammi prima dei 45 anni, il rischio relativo aumenta dal 10 al 20%. Per i giovani adulti il primo rimedio contro il colesterolo cattivo alto è l’attività fisica, la perdita di peso e una dieta sana». (Corriere della Sera)

In uno studio senza precedenti per dimensioni e durata è stato confermato il nesso tra colesterolo alto e rischio di infarto e ictus. Lo studio si è basato sulla misura del cosiddetto 'colesterolo non-HDL' che comprende tutte le forme esistenti di colesterolo "cattivo" (e non solo il più noto colesterolo LDL). (Giornale di Sicilia)