Asse Salemi-Palermo: boss e imprenditori in affari, 11 arresti

Livesicilia.it INTERNO

Interessi nella grande distribuzione e nell'energia PALERMO – I mafiosi di Salemi si erano messi in affari con alcuni boss palermitani e imprenditori. A ricostruire l’intreccio è la Direzione distrettuale antimafia di Palermo. I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani hanno arrestato 11 persone (sei in carcere e cinque ai domiciliari) nelle provincie di Trapani, Palermo, Como e Rimini (Livesicilia.it)

La notizia riportata su altri media

Fra gli undici arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo di Trapani nel blitz di questa notte coordinato dai magistrati della Dda di Palermo c’è Angelo Salvatore, capomafia della famiglia di Salemi, un imprenditore già condannato per mafia che per anni ha gestito il tesoro di Matteo Messina Denaro investendo sull’eolico e le energie rinnovabili. (LAPRESSE)

Uno dei personaggi chiave dell’indagine è Salvatore Angelo, capomafia di Salemi, già condannato per associazione mafiosa, imprenditore che, secondo gli inquirenti, per anni, avrebbe gestito gli investimenti di Matteo Messina Denaro nelle energie rinnovabili. (CastelvetranoSelinunte.it)

L'operazione portata a termine oggi (16 aprile) dai carabinieri di Trapani coadiuvati dai colleghi di Palermo, racconta ancora della mafia economica quella che fa affari e non spara, che maneggia denaro, soprattutto sporco e con questa fa affari. (Giornale di Sicilia)

Sei persone in carcere, cinque agli arresti domiciliari. Ecco tutti i nomi delle persone arrestate nell'operazione antimafia di oggi al culmine di un'indagine coordinata dalla procura di Palermo. /04/2024 11:12:00 (Tp24)

Le mani di Cosa nostra di Trapani e Palermo sulla grande distribuzione e sull’energia. Associazione mafiosa, corruzione, turbativa d’asta, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione e autoriciclaggio sono i reati contestati nell’operazione che ha portato a undici arresti e che e’ scattata nelle provincie di Trapani, Palermo, Como e Rimini (il Fatto Nisseno)

Avrebbero gestivano il business della rete elettrica sull’isola di Favignana (in provincia di Trapani) e investito i soldi delle attività illecite in una rete di supermercati in Sicilia occidentale utilizzando due palermitani come prestanome per aggirare le normative antimafia. (MeridioNews - Edizione Sicilia)