Per il Papa la Cina non è più vicina. Ma i rapporti col Vaticano restano ben saldi

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Postula la convocazione di un concilio ecumenico già nel 1939, ovvero venti anni prima la decisione di San Giovanni XXIII.

Ma i rapporti con l’ultimo baluardo del comunismo mondiale e la Santa Sede, a dispetto delle distanze fisiche, restano ben saldi.

Per Papa Francesco la Cina non è più vicina.

Un segnale eloquente che il dialogo tra il Vaticano e la Cina non solo prosegue, ma si rafforza.

“Nel corso del colloquio, – ha precisato una nota della Santa Sede – svoltosi in un clima cordiale, sono stati evocati i contatti fra le due parti, sviluppatisi positivamente nel tempo. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Dunque, la decisione di far saltare l'incontro. Una nota del Vaticano ha allarmato i fedeli, in questi giorni in cui impazza l'allarme coronavirus, che però in questo caso non c'entra nulla. (LiberoQuotidiano.it)

– incalza Papa Francesco – Vite ridotte in cenere. Quindi nella Basilica di Santa Sabina Papa Francesco guida la celebrazione dell’eucarestia con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri. (Avvenire)

Non va alle confessioni Già ieri durante l’udienza generale, Papa Francesco mostrava segni di un forte raffreddore. Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede. (Rai News)

Una leggere indisposizioni costringe Papa Francesco a rinunciare a recarsi questa mattina alla Basilica romana di San Giovanni in Laterano per la prevista liturgia penitenziale di inizio Quaresima col clero romano, in cui avrebbe anche confessato dei sacerdoti. (Fanpage.it)

“Desidero esprimere nuovamente la mia vicinanza ai malati del Coronavirus e agli operatori sanitari che li curano, come pure alle autorità civili e a tutti coloro che si stanno impegnando per assistere i pazienti e fermare il contagio”. (Papaboys 3.0)

Città del Vaticano – «Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro! Infatti, il Signore non dice solo di compiere opere di carità, di pregare e di digiunare, ma di fare tutto questo senza finzioni, senza doppiezze, senza ipocrisia. (Il Messaggero)