Basket, Ruben Douglas muore a 44 anni: una sua tripla regalò lo scudetto alla Fortitudo Bologna nel 2005

Basket, Ruben Douglas muore a 44 anni: una sua tripla regalò lo scudetto alla Fortitudo Bologna nel 2005
ilmessaggero.it SPORT

Una tragica e improvvisa scomparsa nel mondo della pallacanestro. Ruben Douglas, noto per il canestro che nel 2005 regalò lo scudetto in gara 4 alla Fortitudo Bologna, si è spento a soli 44 anni dopo una breve ma incurabile malattia in Costa Rica dove viveva. Nella stagione 2008/09 giocò anche 11 partite nella Lottomatica Roma senza lasciare un segno particolare. Nella sua carriera anche una Uleb Cup vinta con la Dinamo Mosca nel 2006 (ilmessaggero.it)

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Era arrivato dalla Grecia, dal Panionios, a sostituire il non imprescindibile AJ Guyton nel ruolo di esterno tiratore, in una squadra con tanti giovani e che in stagione poco avrebbe mosso di quello che c’era già: il contratto andato in fumo – letteralmente con tal McCaskill, e Rodolfo Rombaldoni preso perché Pozzecco avrebbe fatto impazzire Jasmin Repesa. (Bologna Basket)

Una notizia choc ha sconvolto il mondo della pallacanestro. Ruben Douglas è morto all’età di 44 anni, l’eroe del secondo Scudetto della Fortitudo è deceduto improvvisamente in Costa Rica per una rara malattia che aveva contratto nel paese centroamericano dove risiedeva. (OA Sport)

A darne notizia è il fratello Ramòn. Una notizia shock arriva dagli Stati Uniti e sconvolge il mondo del basket italiano, soprattutto quello della Fortitudo Bologna: Ruben Douglas si è spento all'età di 44 anni, colto da un improvviso malore mentre si trovava in Costa Rica, dove viveva, forse legato ad una complicazione al fegato. (Eurosport IT)

ROM non dimentica | Il tiro di Ruben Douglas, un’ingiustizia a spicchi

Aveva 44 anni, Rubén Enrique Douglas, è scomparso in Costa Rica dove risiedeva per l’improvviso aggravarsi di un problema di salute. La conferma della triste notizia, arrivata solo nelle ultime ore sotto le Due Torri, è arriva dallo stesso fratello Ramon ed è stata riportata nel comunicato rilasciato dal club. (Quotidiano Sportivo)

Era atteso a Bologna nei prossimi mesi per salutare nuovamente i tifosi della Fortitiudo che ha amato, della quale pur giocandovi una sola stagione è stato simbolo regalandole il secondo scudetto e che avrebbe in futuro voluto allenare. (La Repubblica)

Era giusto che finisse così, ma non doveva finire così. Il 16 giugno 2005, semplicemente, non doveva essere l’ultimo capitolo. Era giusto che finisse così, ma non doveva finire così. Il 16 giugno 2005 non doveva essere l’ultimo capitolo: una storia di ROM (RealOlimpiaMilano)