Letta, la preoccupazione del leader pd che non vuole perdere a tavolino

Corriere della Sera INTERNO

Questi sono Fratoianni e Bonelli che si lamentano perché Calenda ha detto che non li vuole più vedere nemmeno dipinti.

Nel centrodestra, si osserva, c’è chi ha sostenuto il governo Draghi e chi a quel governo si è opposto fin dal primo minuto

Ma Enrico Letta si è preso le stimmate del federatore e se le tiene.

Davvero, si dice nelle stanze dei dem, si vuole rischiare di far saltare tutto per un rigassificatore?

Per Letta lasciar cadere il tentativo di costruire una coalizione larga sarebbe come decidere di perdere a tavolino contro le destre senza neppure scendere in campo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Non si comprende perché, appena caduto il governo Draghi, la prima cosa che ha fatto Enrico Letta è stata la fatwa sul Movimento 5stelle, senza lasciare una via di uscita» (Il Manifesto)

Siccome non è in campagna elettorale, consiglierei a tutti di non tirarlo per la giacchetta tutti i giorni». Così sarebbe stata tutta la campagna elettorale». (Open)

E così, dopo la chiusura dell’accordo tra Pd-Verdi e Sinistra italiana in vista delle elezioni del 25 settembre, arriva anche l’intesa con il leader di Impegno civico, Luigi Di Maio. La relazione stabilita per la corsa nei collegi è stata identificata nel rapporto 92% a 8%” nei collegi uninominali. (Tuscia Web)

Intanto alla direzione nazionale sono arrivati venerdì i nomi dei papabili alla candidatura per mano della segretaria regionale Valentina Ghio. C'è tempo fino a domani, lunedì 8, per autocandidarsi e le elezioni saranno poi il 16 di agosto (Primocanale)

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Il partito: sugli altri seggi difenderemo la nostra rosa. maurizio tropeano (La Stampa)