Tassi in rialzo, caro energia ed export in calo, Confindustria lancia l’allarme sui conti dello Stato

La Stampa ECONOMIA

Di conseguenza, l’Italia «avrà meno spazi di bilancio per mettere in campo una nuova manovra espansiva di finanza pubblica.

E, peggio, secondo il Centro studi «gli interventi pubblici» contro il caro energia «sono ancora insufficienti».

Anche perché, nel frattempo, è atteso «debole» anche l’export che prima del conflitto cresceva del 5,8%

Il conflitto in Ucraina amplifica i rincari di energia e altre commodity, accresce la scarsità di materiali e l'incertezza. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

Facciamo tutto quello che stiamo facendo sull’energia, ma evitiamo di spacciare soluzioni semplici a cose complicatissime. L’economia scivola davvero dappertutto. In tempi non sospetti abbiamo scritto che una guerra lunga avrebbe avuto sul Pil italiano gli stessi effetti della pandemia dove in un solo anno si è perso l’8,9%. (Quotidiano del Sud)

Anche in uno scenario intermedio, è previsto un impatto negativo di circa 2 punti che nel prossimo biennio è previsto aumentare intorno a 4 punti annui di PIL. È ormai da alcune settimane che facciamo queste tre semplici domande a proposito delle conseguenze economiche della guerra in Ucraina, ulteriormente aggravate dalle sanzioni decise dalla UE. (Startmag Web magazine)

Nello specifico, la significativa flessione nella manifattura sarebbe stata ridimensionata da un minore indebolimento dei servizi, grazie al progressivo allentamento delle restrizioni pandemiche. (Milano Finanza)

“Con lo scoppio della guerra in Ucraina, dopo il balzo in avanti del 2021, gli investimenti si prospettano in deciso rallentamento e la fiducia degli italiani in una ripresa vigorosa si é fortemente deteriorata, soprattutto con riferimento all'opportunità di acquistare beni durevoli. (newsbiella.it)

Sommandosi agli effetti dei contagi, ciò riduce il PIL nel 1° trimestre 2022 e allunga un'ombra sul 2°: l'andamento in aprile è compromesso e le prospettive sono cupe": lo scrive il centro studi di Confindustria nella congiuntura flash di aprile. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Infatti, Italia e Germania sono stati i Paesi il cui PIL per il biennio 2022/2023 ha subito ad aprile la maggiore revisione al ribasso (-1,9% Germania e -2% Italia) da parte del FMI, rispetto al precedente dato di gennaio. (Startmag Web magazine)