Le avvisaglie della strage di Suviana, forse i lavoratori si potevano salvare

La Stampa INTERNO

L’unica certezza è che non è stata un’esplosione improvvisa. È trascorso un lasso di tempo, ancora difficile da quantificare, fra le prime anomalie alla turbina della centrale elettrica e la catastrofe. Così adesso la domanda che tutti si fanno, ed è la più angosciante delle domande, è questa: quei sette lavoratori si potevano salvare? Lo ripetono tutti i testimoni, lo hanno detto gli scampati. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

L'inchiesta della procura di Bologna sul tragico incidente avvenuto a Suviana, dove sette tecnici hanno perso la vita mentre erano al lavoro presso la centrale idroelettrica Enel Green Power di Bargi, sull'Appennino bolognese. (Sky Tg24 )

Sette vittime, cinque feriti, un’intera comunità segnata per sempre dalla tragedia. Ieri mattina, durante un summit con il procuratore capo Giuseppe Amato e il sostituto Flavio Lazzarini, sono state formalizzate le deleghe agli inquirenti già anticipate nei giorni scorsi. (il Resto del Carlino)

Il bilancio, al quarto giorno di ricerche dopo il terribile incidente di Suviana, è di sette vittime e quattro persone che si trovano ricoverate in gravi condizioni in ospedale. Le vittime della strage di Suviana salgono a sette. (La Gazzetta dello Sport)

Purtroppo privo di vita. Era nell’acqua, al nono piano sommerso, vicino a quello di altri colleghi. (LA NAZIONE)

A parlare all'Adnkronos è Francesco Notaro, direttore regionale dei vigili del fuoco dell'Emilia-Romagna, impegnato sul luogo dell'esplosione della centrale idroelettrica nel bolognese. "Ricordo benissimo il momento in cui sono arrivato sul posto, poco dopo lo scoppio. (Adnkronos)

“A Suviana lo scenario d’intervento è unico nel suo genere. Sul posto stanno lavorando circa 50 Vigili del Fuoco con una trentina di mezzi. Il 9 aprile, il giorno dell’incidente, gli uomini in campo sono stati circa 150: una macchina, quella dei soccorsi, che si è subito attivata e che ha funzionato grazie anche all’ausilio delle altre regioni limitrofe. (Fp Cgil)