Tragedia ad Eboli, bambino morto sbranato dai pitbull: “I cani non lo conoscevano”

L'Occhio di Salerno INTERNO

Tragedia in queste ore ad Eboli dove un bambino di appena 15 mesi è stato aggredito e ucciso da due pitbull in località Campolongo: la dichiarazione della zia dopo il tragico evento. “I cani non lo conoscevano”, avrebbe detto. Ferita anche la madre che era intervenuta per difendere il piccolo. Lo riporta SalernoToday. Eboli, bambino morto sbranato dai pitbull: la dichiarazione della zia “Forse i cani hanno pensato che il bambino fosse un pericolo poiché non lo avevano mai visto”: a parlare, ai microfoni dei giornalisti che si sono recati sul posto, è M. (L'Occhio di Salerno)

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Secondo una prima ricostruzione, i cani apparterebbero a un’amica della madre del bambino. Nonostante l'immediato arrivo dei soccorsi, per il bambino non c'è stato nulla da fare. (La Nuova Sardegna)

Un caso purtroppo non isolato, visto che negli ultimi tempi si è assistito a un’impennata di aggressioni da parte di cani a umani, prevalentemente di determinate razze. In Liguria, a Bordighera, un anno fa, una donna di 53 anni ha perso la vita azzannata dal rottweiler del fratello mentre gli stava dando da mangiare. (SavonaNews.it)

“Non solo guinzaglio e museruola sono obbligatori in luoghi pubblici – spiega il presidente della Guardia Agroforestale Italiana, Antonio D’Acunto – ma anche la polizza assicurativa di responsabilità civile per i proprietari dei cani aggressivi. (ondanews)

Il presidente della commissione trasparenza del Comune di Salerno, avvocato Antonio Cammarota , ha chiesto al sindaco della città di promulgare una ordinanza urgente per imporre a museruola a tutti i cani, o almeno per quelli di razza pericolosa. (Salernonotizie.it)

Per affrontare le sfide del presente e formare generazioni future sempre più attente e consapevoli, è necessario introdurre i temi della sostenibilità e affrontarli in maniera scientifica all’interno del percorso scolastico di ragazze e ragazzi. (Il Giornale d'Italia)