Oltre Hong Kong/ Il pugno duro della Cina e i vantaggi per Trump

Il Messaggero ESTERI

Un tentativo talvolta goffo, occorre sottolinearlo, al quale ovviamente gli Stati Uniti cercano di replicare, cogliendone tutto il potenziale sottilmente corrosivo per il ruolo di leadership fin qui esercitato da Washington.

Certo, i rapporti sino-americani sono stati e continuano ad essere pesantemente influenzati dalle conseguenze di Covid-19.

Ma lo vediamo, e in misura molto più preoccupante, nella polemica tra Cina e Stati Uniti. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri giornali

Venerdì 29 maggio 2020 - 22:02. Coronavirus, Trump punta ancora il dito contro Cina sulla pandemia. Presidednte Usa: ha consentito a infetti Wuhan di viaggiare in Usa. Roma, 29 mag. Il presidente ha anche attaccato Pechino rispetto al tema dello spionaggio industriale e la speculazione finanziaria. (askanews)

La nota ha lamentato la violazione “diretta degli obblighi internazionali” cinesi secondo la dichiarazione firmata prima della restituzione di Hong Kong e “registrata dall’Onu”. (Agenpress)

In precedenza aveva ribadito che Bruxelles “attribuisce grande importanza alla conservazione dell’alto grado di autonomia di Hong Kong”. leggi anche Hong Kong si infiamma: la situazione spiegata in 3 punti. (Money.it)

E come cinquantasette anni fa a Berlino, oggi tutti gli uomini liberi, dovunque essi vivano, sono cittadini di Hong Kong, e «l’orgoglio più grande» è dire «Sono un cittadino di Hong Kong». Il che sottintende che Hong Kong merita lo stesso status della celebre causa liberale dell’Occidente. (Il Riformista)

Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. L'amministrazione Usa comincerà il processo per eliminare le esenzioni che conferiscono a Hong Kong un trattamento speciale perché con la stretta di Pechino l'ex colonia britannica "non è più autonoma". (L'Unione Sarda.it)

Ci sono circa 3 milioni di persone in totale, la maggior parte delle quali ha avuto un passaporto BNO in passato ma non lo ha rinnovato.La decisione è stata presa perché "la nuova legge sulla sicurezza minerà gli impegni legali esistenti per proteggere i diritti della gente di Hong Kong", ha affermato il Ministero degli Interni britannico. (L'AntiDiplomatico)