In Iran continua la repressione: polizia spara ai genitali delle donne e apre alle impiccagioni per i manifestanti

la VOCE del TRENTINO ESTERI

Pubblicità Pubblicità In Iran la repressione contro chi protesta per l’uccisione di Masha Amini continua e centinaia di persone hanno già perso la vita. Ora però il regime avrebbe preso una strada più dura, quella verso l’esecuzione dei condannati. Il primo è il 23enne Mohsen Shekari Noury che dopo essere stato incolpato per aver condotto “una guerra contro Dio” è stato condannato a morte per impiccagione. (la VOCE del TRENTINO)

Su altre fonti

Lo riferiscono al Guardian medici e operatori sanitari del Paese. Le forze di sicurezza iraniane sparano da distanza ravvicinata alle donne durante le manifestazioni: le colpiscono al volto, agli occhi, al seno e ai genitali. (L'Unione Sarda.it)

Gli operatori sanitari, che curano i pazienti in segreto per evitare l’arresto, hanno riferito al giornale britannico di aver notato che le donne spesso arrivano con ferite diverse da quelle degli uomini. (Open)

Iran, vogliono distruggere la bellezza delle donne Le forze di sicurezza mirano al viso, al petto e ai genitali delle donne che protestano contro il regime in Iran. È quanto emerge dalle interviste del “Guardian” a dieci medici e infermiere che curano di nascosto chi viene colpito in piazza. (Secolo d'Italia)

Iran, polizia spara a genitali donne in corteo 08 dicembre 2022 (Il Sole 24 ORE)

Le ferite delle donne sono diverse da quelle degli uomini che arrivano per farsi curare con proiettili nelle gambe, nelle natiche o nella schiena. Le forze di sicurezza iraniane mirano al viso, al petto e ai genitali delle donne che protestano contro il regime. (Adnkronos)

Le forze di sicurezza iraniane hanno un piano preciso per colpire e fiaccare il morale dei manifestanti scesi in strada dopo la morte della 22enne curda iraniana Mahsa Amini che da ormai tre mesi chiedono il cambio di regime e la caduta dei governanti clericali iraniani. (Today.it)