Catania, fortino della droga in via Piombai: i video su TikTok e i guadagni in mano alle donne – VIDEO e DETTAGLI

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Undici degli odierni indagati sono risultati percettori o beneficiari del Reddito di Cittadinanza e pertanto verranno segnalati all’autorità competente per la conseguente sospensione del beneficio.

Alcune delle vedette, inoltre, erano talvolta costrette a subire derisioni ed umiliazioni di vario genere dallo stesso capo piazza che immortalava il tutto con il proprio cellulare e ne postava i video sul social network “Tik-Tok” al fine di avvalorare pubblicamente la loro posizione di subordinazione (uno di essi era stato costretto addirittura a “tuffarsi” nel contenitore dell’immondizia oppure a farsi avvolgere il volto con del nastro isolante, etc. (NewSicilia)

Su altre testate

L’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stato notificato a Antonio Giuseppe Seminara, di 32 anni, Giuseppe Romeo, di 29, Salvatore Vadalà, di 33 La piazza di spaccio (cocaina e crack) “fatturava” 10 mila euro al giorno. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

I militari hanno documentato diverse cessioni di eroina, sequestrando 30 dosi e segnalando 6 persone quali assuntori. Una terza persona, anch’essa nordafricana, è destinataria del divieto di dimora nel comune di Sanremo. (SanremoNews.it)

Tra le immagini in possesso dei carabinieri ci sono quelle di un giovane costretto a ‘tuffarsi’ nel contenitore dell’immondizia e di un altro a farsi avvolgere il volto con del nastro isolante Così i carabinieri sono riusciti a riprendere, con telecamere nascoste, una donna intenta a spacciare mentre tiene il figlio piccolo in braccio. (ZMedia)

SEMINARA Antonio Giuseppe, classe 1989 (art.73 D.P.R. 309/90). 2. ROMEO Giuseppe, classe 1992 (art.73 D.P.R. 309/90). 3 (Gazzettinonline)

La nipote Vita Giuffrida invece assieme al compagno Antonino Bonaceto, aveva il compito di rifornire quotidianamente la piazza poco prima dell’apertura alle 17 Le immagini riprese con un cellulare finivano poi sui social per far capire che con i capi dell'organizzazione era meglio non sbagliare mai. (La Repubblica)

Le indagini del Commissariato Mecenate, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno permesso di individuare gli appartenenti alla banda, la cui attività criminosa interessava l’area dello scalo ferroviario di Milano Rogoredo. (IL GIORNO)