Il saluto fascista

Questione Giustizia INTERNO

. La democrazia e i suoi nemici La democrazia deve sapersi difendere dai suoi nemici: i fondamentalismi politici e religiosi, i movimenti e i partiti che si fondano sull’odio e sulla discriminazione, i rigurgiti di passate esperienze autoritarie e liberticide. Ma una democrazia forte e matura deve anche saper distinguere. Sceverando i riti di un passato esecrabile - ormai divenuti irrilevanti perché isolati dalla coscienza collettiva e condannati dalla storia - dai pericoli concreti che nascono da un uso subdolo dei simboli per ricreare consenso ai metodi di azione ed alla ideologia prevaricatrice di formazioni politiche nemiche delle libertà e del pluralismo. (Questione Giustizia)

La notizia riportata su altre testate

Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. (La Pressa)

Le Sezioni Unite della Cassazione chiariscono definitivamente che la "chiamata del presente" e il "saluto romano" sono reato se integrano un pericolo fascista (Studio Cataldi)

Saluto romano, il commento del professore di diritto costituzionale dell’Unicusano Girelli La decisione della Cassazione di ieri sul saluto romano era attesa soprattutto dopo la commemorazione delle tre vittime di Acca Larentia. (Tag24)

Per le Sezioni unite della Corte di Cassazione, il saluto romano acquista rilevanza penale solo se, avuto riguardo a tutte le circostanze del caso, sia idoneo ad integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista. (Altalex)

Roma, 19 gen – Il saluto romano secondo l’opinione tecnica del legale Domenico Di Tullio, per molti – se non per tutti – “l’avvocato di Casapound” viste le difese legali del movimento che, nella carriera del professionista in questione, durano ormai da vent’anni. (Il Primato Nazionale)

Dopo le recenti commemorazioni di Acca Larentia del 7 gennaio scorso che si sono concluse con il saluto fascista di numerosi manifestanti schierati in formazione militare, è nuovamente tornato alla ribalta nelle cronache nazionali il problema della delimitazione del reato di apologia del fascismo, anche alla luce della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione in base alla quale è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partita fascista. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)