Coronavirus: in Cina 67 nuovi casi, tutti «importati»

La Sicilia ESTERI

In Cina sono stati riportati 67 nuovi casi di contagio da coronavirus e sei decessi.

Lo ha annunciato stamani la Commissione sanitaria nazionale, rilevando che nessuno dei nuovi casi è stato registrato nella provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia.

Le nuove infezioni, ha riferito la Commissione, sono tutti casi "importati" dall’estero.

Proprio ieri, nella provincia sono state interrotte le rigide misure di contenimento che per oltre due mesi hanno proibito ai residenti di lasciare il territorio di Hubei. (La Sicilia)

Su altri giornali

La Cina chiude le frontiere: teme i contagi di ritorno. Sospesi gli ingressi a tutti gli stranieri e riduzione dei voli internazionali per il Paese che in questi giorni aveva azzerato i contagi interni. (Ticinonews.ch)

(Afp). I test rapidi che la Spagna ha ordinato in Cina "non individuano i casi positivi come si sperava". Secondo El Pais, dalla Bioeasy la Spagna ha acquistato 340.000 test rapidi. (Adnkronos)

Anche se ero lontano quasi mille chilometri dal focolaio di Wuhan, siamo stati invitati a non uscire di casa. “Da maggio dello scorso anno ho vissuto a Xi'an e dal 24 gennaio la Cina si è completamente bloccata. (Corriere della Sera)

Insieme a quello della Corea del Sud, il modello cinese viene guardato con interesse dai Paesi Occidentali, che però hanno qualche difficoltà ad imitarlo. Perché in Italia il modello cinese non è replicabile. (Today)

Il loro lavoro sarà soprattutto concentrato in Toscana che ospita a Prato un gran numero di cinesi radicati da molto tempo. L'aereo trasportsa 8 tonnellate di dispositivi medici Coronavirus, la Cina invia in Italia il terzo team di medici Il team è costituito da esperti provenienti da diversi ospedali e dal Center for disease control and prevention (Cdc) del Fujian, e dagli epidemiologi dalla Cdc nazionale, specializzati in malattie respiratorie, terapia intensiva e malattie infettive. (Rai News)

Il problema del servizio sanitario cinese. Secondo tale ricerca condotta dagli studiosi della London School of Hygiene and Tropical Medicine: la revoca delle restrizioni per il coronavirus prevista a fine marzo in Cina potrebbe portare a un’impennata di casi, raggiungendo, secondo tali calcoli, addirittura un nuovo picco ad agosto. (Il Primato Nazionale)