Astrazeneca, Cavaleri (Ema): “C’è un nesso tra vaccino e trombosi rare

Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Nelle prossime ore diremo che il collegamento c’è“, chiarisce il responsabile vaccini dell’Ema al quotidiano romano, ma “come questo avviene però dobbiamo ancora capirlo.

“Noi siamo un’agenzia regolatoria e dobbiamo avere dati molto precisi sul rapporto rischio-benefici”

Questa settimana, continua Cavaleri, “inizieremo a dare delle definizioni preliminari, ma difficilmente arriveremo a indicare dei limiti di età come hanno fatto vari Paesi”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Nuove polemiche sul vaccino AstraZeneca. Crescono i dubbi e nei prossimi giorni potrebbero arrivare aggiornamenti anche da parte dell’Ema. (CheNews.it)

Oggi, nel tardo pomeriggio, riunione tra i tecnici dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e ministero della Salute in merito ad eventuali ulteriori indicazioni sull'utilizzo del vaccino anti-Covid di AstraZeneca (Fanpage.it)

Il portavoce ha ricordato che finora solo una richiesta di export era stata negata, quella di 250 mila dosi che erano in partenza dall'Italia sempre verso l'Australia Il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, interrogato sulla questione non ha voluto confermare. (Metro)

Sara’ assolutamente necessario indagare, ma, ad oggi, le cifre sono davvero irrisorie, per cui rendono i benefici nettamente superiori ai potenziali rischi”. Stampa. “Non e’ ancora chiaro il meccanismo per cui si verificano casi di trombosi del seno venoso cerebrale e nemmeno se esiste un effettivo rapporto causale con la vaccinazione AstraZeneca (Salernonotizie.it)

"L’evento infausto che ha colpito la prof Turiaco - si legge - così come tutti gli altri eventi letali e le lesioni gravissime che si sono presentati in strettissima correlazione temporale con l’inoculazione del vaccino, impongono l’emissione di un provvedimento immediato. (MessinaToday)

Dunque, come ci si potrebbe muovere per AstraZeneca: via libera vincolato agli uomini a partire da una certa età? Valuterà nuovamente se c’è un comune denominatore e nel caso ricalibrerà la somministrazione per determinate categorie”, aggiunge Sileri. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)