La Cassazione sulla presenza del crocifisso in aula | Notizie Milano

Cityrumors Milano INTERNO

In questo caso è mancata la componente di dialogo tra le parti, motivo per cui la sospensione è stata annullata

La sentenza stabilisce che l’aula possa accogliere la presenza del crocifisso quando la comunità scolastica interessata “valuti e decida in autonomia di esporlo”, eventualmente “accompagnandolo con i simboli di altre confessioni presenti nella classe” e in ogni caso ricercando un “ragionevole accomodamento tra eventuali posizioni difformi”. (Cityrumors Milano)

Se ne è parlato anche su altri media

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato che la disposizione del regolamento degli anni venti del secolo scorso – che tuttora disciplina la materia, mancando una legge del Parlamento – è suscettibile di essere interpretata in senso conforme alla Costituzione. (PaeseRoma.it)

E’ come nelle relazioni umane: per intessere relazioni sane occorre prima conoscersi per poi conoscere gli altri». «Spiace che il crocifisso, nonostante il nobile significato cui rimanda, sia, di tanto in tanto, fatto oggetto di sterili polemiche e inutili contese - dichiara Suor Monia -. (leggo.it)

Una laicità castrante non è nella nostra civiltà, non è nella nostra legge, non è nella nostra libertà. È il Crocifisso, il Vivente, e nessuno può toglierlo dal mondo, e nessuno ce lo stacca dal cuore (Avvenire)

Posiziona il player nel punto in cui vuoi avviare la selezione e poi premi la spunta di Inizia. Termina. Puoi selezionare il secondo in cui puoi far terminare il contenuto che vuoi condividere. (Radio Radicale)

E’ il commento di mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, alla sentenza della Cassazione, pur riservandosi di leggerla nella sua integralità. “I giudici della Suprema Corte confermano che il crocifisso nelle aule scolastiche non crea divisioni o contrapposizioni, ma è espressione di un sentire comune radicato nel nostro Paese e simbolo di una tradizione culturale millenaria”. (MilanoPost)

Il rammarico per il professor Metastasio è che “questa sentenza arrivi ben 13 anni dopo i fatti” In ogni caso, ha aggiunto, “le mie ragioni vengono affermate, in quanto finalmente viene detto che imporre il crocefisso in un ufficio pubblico è in contrasto con la Costituzione. (Tecnica della Scuola)