Pfizer ottiene dall'EMA via libera per vaccino pronto all'uso

ilmessaggero.it ECONOMIA

1 Minuto di Lettura. Martedì 19 Ottobre 2021, 07:45. . . . (Teleborsa) - Pfizer ha ottenuto dall'EMA - Agenzia Europea per i Medicinali l'autorizzazione doa "pronto all'uso" per una formulazione del vaccino Comirnaty, realizzato e sviluppato con BioNTech contro il coronavirus.

Con il via libera quello di Pfizer sarebbe il primo vaccino al di sotto dei 12 anni

Sarà disponibile in confezioni da 10 flaconcini (60 dosi) e può essere conservata in frigo fra 2 e 8 C gradi per 10 settimane. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

L'attuale formulazione concentrata, ricorda il Chmp, "richiede diluizione prima della somministrazione, è disponibile in confezioni da 195 flaconcini (1.170 dosi) e può essere conservata a 2-8°C per un massimo di un mese. (Farmacista33)

E ancora: "Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'EMA esaminerà i dati sul vaccino, compresi i risultati di uno studio clinico in corso su bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, al fine di decidere se raccomandarne l'estensione d'uso. (PerugiaToday)

Alla luce delle evidenze scientifiche e delle autorizzazioni già rilasciate da FDA, EMA e anche AIFA, la Commissione vaccini dell’Istituto per la Sicurezza Sociale – come hanno già fatto le autorità di diversi Paesi, Italia compresa – nella seduta di ieri, martedì 19 ottobre, ha autorizzato la somministrazione della dose aggiuntiva di vaccini per le persone fragili. (San Marino Rtv)

Tampone gratis in farmacia per chi prenota il vaccino. Fra l’altro, si tratta della formulazione che è alla base del vaccino per i bambini oltre i 5 anni di cui l’azienda farmaceutica ha appena richiesto l’approvazione (PMI.it)

Moderna e Johnson & Johnson non hanno ancora ricevuto la piena approvazione e stanno facendo domanda per ottenere un permesso di "uso di emergenza". (Sputnik Italia)

La sensazione è che, anche a livello locale, l’obbligo di green pass abbia scatenato più una corsa al tampone che al vaccino. L’obbligo di green pass non risulta quindi, almeno per ora, essere stato una svolta dal punto di vista vaccinale (Riviera Time)