L uomo più cattivo del mondo vuole studiare un farmaco contro il coronavirus

Wired.it SALUTE

Il magnate ha chiesto di poter lasciare il penitenziario in cui è detenuto, per un periodo di tre mesi, per poter svolgere studi e ricerche su un farmaco per la cura del coronavirus.

Il paper è stato commentato dalla comunità scientifica americana, come riporta il sito Stat News.

Non bastano poche righe per riassumere chi è Martin Shkreli perché, a soli 37 anni, è riuscito a diventare uno di più potenti uomini d’affari al mondo, ma anche uno dei più spregiudicati. (Wired.it)

Su altre fonti

11.02 – I medici morti sono 87. Sale a 87 il numero dei medici morti in Italia a causa del coronavirus. I nomi, prima di tutto, degli ultimi 10 medici morti a causa del coronavirus. (Il Fatto Quotidiano)

Coronavirus, Nicola Magrini, dg dell'Aifa, l'Agenzia del farmaco, è risultato positivo al Covid19 ed ora è in isolamento domiciliare. «Il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini si è sottoposto a tampone ed è risultato positivo al coronavirus. (Il Mattino)

Il tuo browser non può riprodurre il video. Il farmaco era stato sperimentato, per la prima volta, nell'ospedale di Livorno con "esiti soddisfacenti", come testimoniato dagli ematologi dell'Asl Toscana nord ovest. (LivornoToday)

Si chiama ruxolitinib ed è il primo farmaco ad essere approvato dall’AIFA nell’ambito di un protocollo di uso compassionevole per pazienti Covid-19. Ad annunciarlo è l'AIFA stessa sul suo sito ufficiale e l'autorizzazione riguarda il possibile utilizzo del farmaco in quei pazienti Covid-19 con insufficienza respiratoria che non necessitano di ventilazione assistita invasiva. (PharmaStar)

La tempesta di citochine è un tipo di grave reazione immunitaria che può derivare dall'infezione da coronavirus e può contribuire a problemi respiratori nei pazienti con Covid-19. (La Repubblica)

È inoltre approvato per il trattamento di pazienti adulti con policitemia vera che sono resistenti o intolleranti a idrossiurea. L’azienda è al corrente dei primi pazienti COVID-19 positivi affetti da insufficienza respiratoria trattati con ruxolitinib da parte di alcuni ospedali italiani in modalità off label, previa autorizzazione. (Meteo Web)