Vinitaly, le ambiziose sfide delle cantine pontine

ilmessaggero.it INTERNO

LE TENDENZE Dal Nero Buono, al Bellone, dal Vermentino al Cesanese, tanti i vitigni e i vini d'eccellenza del Lazio protagonisti del Vinitaly 2024, svoltosi a Verona nei giorni scorsi. Il salone internazionale dei vini e dei distillati è stata la vetrina perfetta anche per i produttori pontini, ospitati nel grande padiglione della Regione Lazio. Sono 8 le etichette di cinque produttori che sono state inserite nel "5StarWines 2025": Cincinnato con il Bellone, Casale del Giglio con Cesanese Matidia, Rosso Madreselva e Tempranijo, Cantina Villa Gianna con rosso Riserva Barriano, Cantina Sant'Andrea con Bianco Circeo Doc e Circeo Doc Incontro e Molino7Cento di Cori con lo Chardonnay (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In questi giorni i giovani hanno fatto tappa al Vinitaly. Dopo quattro giorni intensi ed emozionanti, sono tornati da Verona dove si è conclusa la 56ª edizione di Vinitaly. (il Resto del Carlino)

Oltre duecento produttori, tra aziende e piccoli agricoltori, per un fatturato stimato poco superiore ai 20 milioni di euro. Il Carciofo spinoso cerdese, protagonista del Cynara Festival e della 42esima edizione della Sagra del Carciofo di Cerda che, quest’anno si estende dal 20 al 28 aprile, è la cultivar più diffusa di un areale di oltre 700 ettari coltivati a carciofaie che, dalle medie colline che introducono il territorio delle Madonie arriva sino alla costa di nord-est del palermitano. (Economia Sicilia)

Terzo evento sul palcoscenico internazionale - dopo Vinexpo e Prowein - l’edizione numero 56 di Vinitaly è stata attesa trattenendo il respiro. I presupposti, in effetti, non erano dei migliori: il mondo del vino che osserva un calo dei consumi e l’erosione di una quota di mercato strappata via da nuove bevande alcoliche, sintomo di un cambiamento di gusti e di un cambio generazionale. (Gambero Rosso)

Così Giancarlo Righini, assessore regionale al bilancio, programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste. Il Lazio si è distinto sotto ogni punto di vista, con un padiglione che ha saputo catturare l’attenzione di tutti e con un settore vitivinicolo da prima fascia. (ciociariaoggi.it)

Tra degustazioni, convegni, occasioni di incontro e conferenze, lo scorso 17 aprile si è chiusa la 56esima edizione del Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati che si è svolto a VeronaFiere. (Agronotizie)

Dopo il padiglione del Veneto, quello della Sicilia è stato il più visitato al Vinitaly, la manifestazione che ogni primavera raduna a Verona i principali produttori vitivinicoli italiani per fare il punto sul settore vino. (Il Sole 24 ORE)