Vaccini Pfizer anche dai medici di famiglia a Napoli: "Scelta avanzata, è un grande passo avanti"

NapoliToday ECONOMIA

Che un medico possa essere consegnato il vaccino Pfizer nel suo studio è infatti un grande passo avanti.

In molti studi di medici di famiglia del nostro Paese è stato consegnato soprattutto il vaccino l'AstraZeneca, per la maggiore facilità di conservazione".

"Con questa iniziativa - spiega Scotti - la Asl Napoli 1 Centro ha sicuramente fatto una scelta avanzata.

"Io, a Napoli, ho avuto il Moderna, che è stata la mia prima fornitura, ho avuto una seconda fornitura Pfizer, che è sicuramente più complesso da gestire per consegna e conservazione, ma non impossibile

Ci saranno anche i vaccini anti-Covid di Pfizer/BioNTech dai medici di famiglia a Napoli. (NapoliToday)

Su altre fonti

Il farmaco ha un'efficacia superiore al 91% contro il coronavirus e superiore al 95% nel contrastare la forma grave della malattia anche 6 mesi dopo la somministrazione della seconda dose. E alla domanda sul "ritorno alla vita di prima", spiega: "Vita di prima in autunno? (AreaNapoli.it)

Anche il vaccino anti-Covid di Pfizer BioNTech dal medico di famiglia a Napoli. Che un medico possa essere consegnato il vaccino Pfizer nel suo studio è infatti un grande passo avanti. (ilmattino.it)

E in più sul foglio veniva scritto AstraZeneca ma in realtà era Pfizer. Una ventina le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura, medici in pensione, avvocati, commercalisti, dirigenti sanitari e amministrativi (La Repubblica)

Insomma anche il Cts sottolinea che la seconda dose deve essere fatta (almeno fino a nuove indicazioni) necessariamente entro il 42esimo giorno dalla prima somministrazione. Richiami dei vaccini spostati a 42 giorni, i malati di fibrosi cistica: “Quello è il limite massimo, la Pat tuteli i super-fragili”. (il Dolomiti)

Ma in Israele si vedono i veri effetti del vaccino: quando copri una parte importante della popolazione, diventa possibile tornare quasi alla vita di prima. Noi alla Pfizer abbiamo esperienza con tutte le piattaforme: non solo mRNA, anche l’adenovirus e i vaccini basati sulle proteine (Corriere della Sera)

In gran parte, le tipologie di malattie prese in considerazione sono le stesse assunte per le persone estremamente vulnerabili, «ma il livello di gravità considerato è inferiore». Nella Categoria 4 rientrano invece persone sotto i 60 anni con comorbidità ma «senza la connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili». (Gazzetta del Sud)