Accoltellamento a Padova. Nella casa abita il figlio di Franco Freda e Anna K. Valerio

Il Mattino di Padova INTERNO

Il tentato omicidio del 26enne non è avvenuto in una casa qualunque, ma nell’appartamento di Giuliano Freda, il figlio 21enne del neofascista Franco Freda e della nota scrittrice Anna K. Valerio. Proprio la donna, non appena ha appreso dell’accaduto, si è precipitata davanti allo stabile del civico 82 di via Falloppio, dove ormai da diverse ore i carabinieri erano impegnati a eseguire i rilievi. (Il Mattino di Padova)

La notizia riportata su altre testate

Gli inquirenti attendono il suo risveglio per ascoltare la sua versione dei fatti. Resta ricoverato in rianimazione il 26enne padovano accoltellato al petto dalla fidanzatina minorenne, le sue condizioni sono stabili, non è in pericolo di vita. (TG Padova)

Non è ancora maggiorenne, ma il suo volto e il suo nome sono ben noti alle forze dell'ordine padovane. E lo erano anche prima del fermo di ieri, che l'ha portata nel carcere minorile di Treviso con la pesantissima accusa di tentato omicidio. (ilgazzettino.it)

«La sola cosa che conta è che mio figlio stia meglio, non ho altro da dire». Queste le parole della madre del ventiseienne accoltellato al torace l'11 gennaio notte nell’appartamento al secondo piano di via Falloppio 83 a Padova (Corriere)

Proseguono le indagini dei carabinieri, delegati dalla procura del Tribunale per i minorenni di Venezia, sull’accoltellamento di un ragazzo padovano di 26 anni, E.S., avvenuto alle prime ore di venerdì in un appartamento di via Falloppio. (ilgazzettino.it)

S., 26 anni, il giovane… Era il 21 luglio scorso quando tre ragazze, una di 19 anni, che ha guidato l’azione e due di 17 anni, tutte nate in Italia ma da genitori stranieri, hanno aggredito, picchiato e rapinato una sedicenne padovana prima dentro e poi fuori dal supermercato Despar di Prato della Valle, nel cuore di Padova. (Il Mattino di Padova)

Queste le parole di una ragazza di 17 anni davanti all’amico steso a terra sanguinante con un colpo di coltello al torace. «Sono stata io». (Corriere)