Sassoli. Dietro la sua “santificazione” il nostro bisogno disperato di miti ed eroi

Lo Speciale SALUTE

Sulla stessa lunghezza d’onda, il premier Mario Draghi (“Sassoli, protagonista dell’Europa, ha difeso i più deboli”); e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “E’ un giorno triste per l’Europa.

Per il semplice motivo che abbiamo, e non lo ammettiamo, un disperato bisogno di simboli, di miti, di eroi.

Se Sassoli fosse stato un uomo di destra, un sovranista o addirittura un no-vax, avrebbe goduto della stessa santificazione?

E basta anche un Sassoli per placare questa fame, questo essere orfani di eroi. (Lo Speciale)

La notizia riportata su altri giornali

Con David eletto tre volte al Parlamento europeo ci siamo sentiti e visti in occasioni speciali, insieme al suo e mio amico Roberto D’Ippolito. Giovanni. Pallanti. La morte di David Sassoli ha costretto a un esame di coscienza la politica italiana ed europea. (LA NAZIONE)

La sua battaglia lo aveva coinvolto da alcuni anni: prima una leucemia che era riuscito a superare. Nel 2013 e seguenti con spirito di partecipazione senza mai essere presuntuoso, né invadente, ma sicuramente, fortemente volenteroso. (La Piazza di Rimini e Pesaro-Urbino)

Ora dal cielo, dove sicuramente ha trovato la sua giusta collocazione nel cuore di quel Dio in cui ha creduto e sperato per tutta la vita, possa illuminare i suoi colleghi, a vari livelli, bisognosi più che mai, di ritrovare, in questo nostro tempo segnato da tanta sofferenza e da tante emergenze, il senso più vero di un’esistenza da spendere completamente a servizio della verità, della giustizia e della pace (h24 notizie)

Oggi mi colpisce il ricordo commosso e trasversale (politico e civile) di moltissimi cittadini italiani ed europei, appartenenti ad ogni categoria sociale. La sua vicenda umana e politica ci dice che dobbiamo e possiamo accendere i riflettori sulle numerose persone "sole" che incontriamo, per custodirle, valorizzarle, se possibile trarne dei modelli (Lapilli)

Assicuro a Lei e alla Sua famiglia una grata “prossimità fraterna”, accompagnata dalla preghiera assidua e dalla memoria riconoscente. Nel Signore, Crocifisso e Risorto, Fonte della Vita che non passa. (L'Aquila Blog)

Lo si apprende da fonti Ue (LaPresse)