In questo momento, migliaia di persone ad Haiti sono ferite e ancora di più sono senza casa

greenMe.it ESTERI

Abbiamo circa 600mila persone direttamente colpite e che necessitano di assistenza umanitaria immediata, ha affermato Jerry Chandler, direttore della Protezione civile haitiana.

La posizione era a circa 96 chilometri a ovest del disastroso terremoto di magnitudo 7.0 nel 2010 che uccise tra le 220mila e le 300mila persone stimate

Leggi anche: Terremoto di Haiti, salgono a quasi 1.300 le vittime.

Ad oggi sono più di 2mila le persone decedute e con l’avvicinarsi della tempesta tropicale Grace, forti piogge, inondazioni e frane rappresentano una minaccia ancora più grave. (greenMe.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Abbiamo circa 600.000 persone direttamente colpite e che necessitano di assistenza umanitaria immediata”, ha affermato Jerry Chandler, direttore della Protezione civile haitiana Si aggrava di ora in ora il bilancio del terribile terremoto (magnitudo 7.2) che ha colpito Sabato scorso Haiti, causando tanti crolli e devastazione in numerosi centri abitati. (InMeteo)

Molti ospedali hanno dovuto evacuare i loro pazienti e molte strutture attualmente funzionanti sono sovraffollate e con medicine e forniture mediche limitate. In partenza dalla centrale logistica di Bruxelles due aerei con 80 tonnellate di forniture mediche per Haiti (Medici Senza Frontiere)

A parlare è Padre Massimo Miraglio, sacerdote piemontese di Torino, originario di Borgo San Dalmazzo e da 16 anni in missione ad Haiti. “Nell'immediato ci servono tre cose – conclude Padre Massimo -: medicinali mirati come medicazioni e antibiotici essenziali (amoxicillina in sospensione e compresse); alimentari (riso, pasta, olio, pelati, biscotti) e teloni per poter sistemare le abitazioni degli haitiani (newsbiella.it)

Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi, dichiara: “La catastrofe che ha colpito Haiti richiede una risposta rapida e strutturata per aiutare le persone più colpite. (Servizio Informazione Religiosa)

Haiti era rimasta l’ultimo posto al mondo a non aver neanche cominciato una campagna vaccinale con un impatto devastante sulle condizioni sanitarie dell’isola. E si è attivata anche la solidarietà internazionale, dal Messico agli Stati Uniti, passando persino per il martoriato Venezuela, che sta inviando cibo, medicine, uomini. (Corriere del Ticino)

Per questo è nata una nuova raccolta fondi, per aiutarla nella ricostruzione e nel sostegno continuo al popolo haitiano». La campagna in aiuto della Fondazione ha avuto più di quattrocento condivisioni ed è vicina agli ottomila euro raccolti» (InformazioneOnline.it)