Massimo Ghini: «Doris? Un cattolico con la speranza che manca alla sinistra»

Interpreta il patron di Banca Mediolanum in un film. «Uomo non ipocrita e generoso» dice l’attore. «Si è preso cura dell’istituto, Ma anche dei risparmiatori». E sulla parte politica che lui sostiene: «Schlein dovrebbe ascoltare di più chi vive nelle periferie».Ennio Doris, un outsider sottovalutato... (Panorama)

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Avevo qualche timore all'inizio sulla tenuta del film, speravo sulla curiosità degli spettatori. "Confesso la mia sorpresa, nessuno di noi se lo aspettava, trovarsi in testa al botteghino, campione di incassi, solo al pensiero mi manca il respiro. (Adnkronos)

Il film vuole celebrare un uomo che è stato capace di realizzare un grande sogno: un ritratto di un'Italia ottimista e piena di opportunità. Dal racconto della sua infanzia ai primi lavori come agente di commercio fino all'incontro con la sua futura moglie Lina, nonché colonna portante della famiglia. (leggo.it)

In casa come nella vita: 59 anni insieme. Un viaggio cominciato in bicicletta, passando per la Fiat 850 del viaggio di nozze nel 1966, la Citroën Pallas del 1973 quando lui era diventato il miglior venditore in Dival, l’elicottero degli anni ‘90 per tornare a Tombolo, in Veneto, da Milano, dove aveva creato con Silvio Berlusconi quella che sarebbe diventata Banca Mediolanum, fino al jet dei viaggi di lavoro o delle vacanze. (Corriere della Sera)

Il biopic di Campiotti rimane primo in classifica con buon margine sugli inseguitori. Ennio Doris leader del box office: un successo imprevisto e imprevedibile. (MYmovies.it)

Può la visione di un film rafforzare il senso di squadra e, allo stesso tempo, far capire a chi ci sta vicino quanto può essere importante e totalizzante la professione scelta, in particolare se questa è quella del consulente finanziario? A unire le due cose ci ha provato Paolo Dagradi, unit manager e private banker di Banca Mediolanum (Bluerating.com)

Ho inserito l’aggettivo “semi-seria” perché essendo fatta da me, giornalista economico dalle competenze in ambito cinematografico decisamente limitate (sebbene io ne sia appassionato fin da ragazzo e curi la rubrica Forbes Cineconomy con il collega Giovanni Aragona), questa recensione non può assumere una credibilità che vada al di là della semplice considerazione marginale e decisamente poco professionale. (Bluerating.com)