Usa, giudice contro Apple: deve consentire modalità pagamento esterne su App Store

Apple, consapevole che il vespaio creato da Epic Games potesse avere riverberi importanti, ha cambiato alcune policy.

Un sacco di buone intenzioni, dunque, ma ai fini della causa contro Epic Games non sono servite

Che poi è un po’ quello che chiedeva Epic Games, che nell’agosto 2020 aveva iniziato la sua battaglia.

3' di lettura. C’è una prima sentenza, nella burrascosa vicenda fra Apple ed Epic Games. (Il Sole 24 ORE)

Su altre testate

La giustizia americana infligge uno schiaffo all’App Store di Apple nella sua battaglia con Epic Games, che distribuisce il videogioco sparatutto Fortnite. La giudice non ha tuttavia accolto la richiesta di Epic Games di costringere Apple ad aprire l’iPhone agli app store di terze parti. (Corriere del Ticino)

Le conseguenze di questa decisione avranno una portata enorme non soltanto nell’ottica Epic Games vs Apple, ma in generale per tutti gli store attualmente presenti sul mercato. Continua la disputa tra Epic Games e Apple sul caso Fortnite che oggi si arricchisce di un nuovo capitolo. (Game Legends)

Per Epic però non è abbastanza: la società puntava a ottenere che Apple fosse riconosciuta come monopolio, che il suo popolare videogioco Fortnite fosse riammesso sull'App Store e che Cupertino fosse obbligata a ridurre le commissioni che impone alle app. (Ticinonline)

Tuttavia, dopo la recente legislatura in Corea del Sud, Epic Games ora ha qualche speranza di ritornare nel Paese asiatico. Secondo le prove presentate da Epic, fino all'81% delle entrate dell'app store di Apple nel 2016 proveniva dai titoli di videogames (Telefonino.net)

(HelpMeTech)

Viene dopo che Epic ha chiesto il ripristino dell’accesso ai suoi sviluppatori in modo da poter rilanciare Fortnite, incluso il suo metodo di pagamento diretto a Epic, in Corea del Sud a seguito di una modifica della legge. (GamingPark)