"Ripresa delle attività? Forse nella seconda metà di maggio"

Live Sicilia SALUTE

Mi piacerebbe dire il contrario ma sono settimane che sono convinto che queste misure finiranno per andare oltre.

Tutto dipende dalla capacità di non avere altri focolai nel Paese oltre la Lombardia.

Bisognerà procedere per gradi prima con il test rapido e a conferma con l'utilizzo del tampone".

Per Galli "è veramente importante cominciare a capire quante persone, avendo già contratto l'infezione e sono guarite, possono tornare alle loro normali attività proprio perché non è verosimile che possano essere reinfettate dal virus in tempi brevi". (Live Sicilia)

La notizia riportata su altre testate

L'infettivologo Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano, è tornato sulla questione legata alla riapertura dell'Italia, ancora alle prese con le misure di contenimento dell'emergenza Coronavirus. (Fanpage.it)

Incrociando le due modalità, test rapidi per selezionare chi sottoporre a tampone, "si facilita il ritorno al lavoro delle persone il più rapidamente possibile". "Non riusciremo a processare centinaia di migliaia di tamponi che rischiano di essere anche ripetuti e di diventare milioni", continua. (L'Unione Sarda.it)

Muoiono dopo 2- 3 settimane di ricovero ". Per questo, " in Lombardia, ad essere ottimisti, noi abbiamo dalle 7 alle 10 volte più infettati rispetto ai dati ufficiali. (ilGiornale.it)

07 aprile 2020 a. a. a. Massimo Galli controcorrente sulla riapertura del Paese. Questo però per il direttore non significa evitare di pensare di programmare quali attività aprire prima e quali dopo, anche se farlo troppo presto potrebbe inevitabilmente vanificare gli sforzi fatti fino ad ora. (Liberoquotidiano.it)

Ora bisogna dare il via ad una fase con più tamponi, test rapidi e sierologici" (La7)

Così l’infettivologo Massimo Galli, intervenendo alla trasmissione “Omnibus”, su La7. «L’ordinanza della Regione Lombardia sull’obbligo delle mascherine? (Silenzi e Falsità)