Usa: il presidente Biden visita le truppe alla base aerea di Osan, in Corea del Sud

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Il capo della Casa Bianca ha incontrato il personale militare e le loro famiglie

Concluso il tour di tre giorni nel Paese. Il presidente Usa Joe Biden domenica ha visitato la base aerea di Osan in Corea del Sud, concludendo il suo tour di tre giorni nel Paese.

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Ne parlano anche altre testate

Il presidente si è detto anche pronto a incontrare Kim Jong Un, ma solo se il leader nordcoreano è “sincero” e “serio” Non abbiamo avuto risposta”, ha aggiunto l’inquilino della Casa Bianca. (LaPresse)

Joe Biden inizia il suo viaggio di cinque giorni in Asia lanciando un'alleanza hi-tech con la Sud Corea, mentre la Cina avverte Washington di non creare divisioni o caos nella regione. Yoon, da parte sua, ha sottolineato che «dobbiamo unire le nostre capacità per la sicurezza della catena di approvvigionamento», chiedendo agli Usa di interessarsi in modo particolare alle società sudcoreane. (ilGiornale.it)

Stati Uniti e Corea del Sud, si legge nella dichiarazione congiunta diffusa dalla Casa Bianca, sono "disposti a collaborare con la comunità internazionale per fornire assistenza alla Corea del Nord per combattere il virus" (Liberoquotidiano.it)

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in conferenza stampa con l'omologo sudcoreano Yoon Suk-yeol, ha affermato di essere pronto a incontrare il leader di Pyongyang, Kim jong-un, se da parte sua ci saranno «sincerità e serietà». (La Stampa)

Nella dichiarazione congiunta diffusa dopo l'incontro con il sudcoreano Yoon Suk-yeol, che si è insediato il 10 maggio, i due presidenti hanno "riaffermato il loro impegno a facilitare la fornitura di aiuti umanitari ai nordcoreani più vulnerabili", manifestando "preoccupazione per la recente epidemia di Covid-19" in Corea del Nord. (Tiscali Notizie)

Sullo sfondo della guerra in Ucraina, quindi, gli Usa avvertono chiunque abbia intenzione di imitare la Russia mettendo a rischio l’ordine internazionale basato sulle regole, a partire dalla Cina a Taiwan, che le democrazie alleate sono pronte a rispondere, come è già accaduto a Kiev (la Repubblica)