Angelina Mango: la tensione prima dello show, poi sale sul palco e il pubblico si scatena

Corriere TV ESTERI

Strepitosa, pazzesca, incredibile. Così viene definita dai critici l'esibizione di Angelina Mango e sul palco della Malmoe Arena nella seconda semifinale dell'Eurovision Song Contest 2024. Pubblico in piedi a ballare e cantare «La noia», il brano vincitore di Sanremo con il quale la giovanissima cantante si è presentata all'Eurovision. Scenografia all'altezza di uno show importante, outfit con pizzi e trasparenze, voce che spacca: non è mancato nulla in questa prima esibizione applaudita dal pubblico che ha regalato ad Angelina anche la standing ovation. (Corriere TV)

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Ha incantato il pubblico con un look scintillante a effetto tattoo ma in quanti sapevano che il suo body nascondeva un dettaglio personalizzato? (Fanpage.it)

La giovane vincitrice dell’ultimo festival di Sanremo è ora attesa per la finale della kermesse europea, prevista per sabato 11 maggio, dove il nostro Paese accede di diritto e dove le chance per la vittoria aumentano. (OGGI)

Video suggerito (Fanpage.it)

La serata è cominciata con l’esibizione di Sarah Bonnici (Malta) e la canzone Loop, seguita da Albania con Besa, che ha cantato Titan, Grecia con Marina Satti e Zari, Svizzera con Nemo e la canzone The code (artista e brano ritenuti i favoriti dai bookmaker) e Repubblica Ceca con Aiko e Pedestal. (Vanity Fair Italia)

Mentre Gabriele Corsi, in diretta da Malmo, e Mara Maionchi, collegata da Roma, commentavano i risultati delle votazioni globali della serata, in sovraimpressione è apparsa una grafica dopo erano segnati i risultati del televoto italiano. (Il Fatto Quotidiano)

Nella serata di ieri è calato il sipario anche sulla seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2024. Eurovision 2024, scivolone Rai: viola il regolamento e mostra le percentuali del televoto: cosa rischia Angelina Mango La tv di Stato ha pubblicato anzitempo i risultati dei voti arrivati dall’Italia: in passato alcune giurie nazionali sono state penalizzate per errori simili (Libero Magazine)