Coca-Cola: “Le bottiglie di plastica restano, senza allontaniamo i consumatori”

Vegolosi.it ECONOMIA

Questa azienda nata nel 1885 ad Atlanta, Stati Uniti, è la più grande produttrice di rifiuti plastici del mondo, questo secondo i dati da lei stessa forniti all’organizzazione Break Free from Plastic.

Fra i 187.000 pezzi di spazzatura in plastica analizzati, il brand che è stato maggiormente identificato è stata proprio Coca Cola con la presenza dei suoi imballaggi in ben 40 paesi su 42.

Eppure le bottiglie in PET non smetteranno di essere prodotte anche se Coca Cola si è impegnata a fare in modo che il 50% delle bottiglie entro il 2030, provengano da plastica riciclata. (Vegolosi.it)

Su altre fonti

Dopo le tappe di agosto e settembre a Rimini e a Milano, Upcycle – struttura e installazione realizzata in legno e alluminio con utilizzo di materiali completamente riciclabili – arriva anche all’outlet di Serravalle. (Brand News)

“Dopo il successo delle prime tappe del 2019, continua con grande soddisfazione per Access Live Communication anche nel 2020 questo meraviglioso viaggio nella sostenibilità al fianco di Coca Cola HBC”, dichiara Davide Bertagnon, Managing Director di Access Live Communication. (Engage)

L'Ad: ''Andiamo in Albania''. L'impresa etnea rappresenta un patrimonio occupazionale che potrebbe lasciare ben 355 lavoratori siciliani per le strade. Così lo ha dichiarato Luca Busi, amministratore delegato di Siberg e responsabile della produzione e commercializzazione di The Coca cola Company nella regione siciliana. (Palermomania.it)

Secondo il rapporto, il mercato Acqua in bottiglia aromatizzata globale dovrebbe mostrare una rapida crescita rappresentata dal CAGR del XX% nel periodo 2019-2026. Il mercato Acqua in bottiglia aromatizzata globale comprende un’analisi completa del mercato Acqua in bottiglia aromatizzata che mostra la situazione più recente sul mercato. (Calciolive)

Alla base della scelta di delocalizzare la produzione all’estero ci sono le nuove tasse introdotte dalla manovra 2020, spiega l’amministratore delegato. “La Sibeg sarà costretta ad aumentare i prezzi al consumo del 20 per cento e di conseguenza saremo costretti a perdere fatturato. (La Legge per Tutti)

“Una parte dei lavoratori” spiega Antonetti “è sottoposta a continue pressioni dalla Soc. “L’azienda ha comunicato ai lavoratori interessati a tale appalto che, dal primo febbraio 2020, intende recedere in modo unilaterale dal CIA ad oggi ancora in essere. (AbruzzoLive)