Disney annuncia 7 mila licenziamenti, tagli per 5,5 miliardi di dollari- Corriere.it

Corriere della Sera ECONOMIA

Dopo la pubblicazione della trimestrale, anche il colosso dell’entertainment Disney adotta drastiche politiche di riduzione del personale analoghe a quelle seguite dalle Big Tech della Silicon Valley e annuncia che taglierà 7.000 posti di lavoro come parte di una riorganizzazione in tre segmenti delle sue attività. Si tratta di una riduzione del 3% del totale del personale il cui obiettivo è realizzare risparmi per 5,5 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Disney+, la piattaforma di streaming, ha registrato un fatturato di 23,5 miliardi di dollari da ottobre a dicembre e conta ad oggi 161,8 milioni di abbonati in tutto il mondo, circa 70.000 in più di quanto era stato ipotizzato. (macitynet.it)

Al 1° ottobre, Disney impiegava 220.000 persone, di cui circa 166.000 negli Stati Uniti e 54.000 a livello internazionale taglierà circa 7.000 posti di lavoro come parte di una “significativa trasformazione” annunciata dall’amministratore delegato Bob Iger. (LaPresse)

Nemmeno Disney è immune allo spettro della recessione. L’impero di Mickey Mouse ha annunciato che nell’immediato futuro licenzierà 7.000 dipendenti in tutto il mondo, nel tentativo di ridurre i costi fissi e liberare maggiori risorse per accelerare la crescita dello streaming (con Disney+ che, nel frattempo, sta incontrando le prime difficoltà). (Lega Nerd)

L’ultimo nome ad aggiungersi alla lista è quello di Disney+, il cui CEO ha da poco comunicato che intende tagliare 7.000 posti di lavoro per riuscire a ridurre i costi aziendali. Quello attualmente in corso è un periodo tutt’altro che positivo per le aziende tech e per i loro dipendenti. (Punto Informatico)

Disney sta affrontando le stesse difficoltà che altre grandi aziende stanno vivendo a causa del “difficile contesto economico”, ha detto Iger. Dinsey deve risparmiare 5,5 miliardi di dollari (DDay.it)

Sono infatti diverse settimane che si susseguono annunci relativi alla riduzione della forza lavoro di realtà quali Microsoft, Meta, Twitter, PayPal e molte altre. Quello attualmente in corso è un periodo tutt’altro che positivo per le aziende tech e per i loro dipendenti. (Punto Informatico)