Strage di Piazza della Loggia, la testimonianza 48 anni dopo: “Così la bomba uccise mia moglie”

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Strage di Piazza della Loggia, la testimonianza 48 anni dopo: “Così la bomba uccise mia moglie” Il 28 maggio 1974 una bomba scoppia in piazza Loggia, a Brescia, durante un corteo antifascista.

Poco dopo, ero a tre metri di distanza, andai verso di loro: guardavo mia moglie e la salutavo con il capo.

“Poco dopo lo scoppio della bomba – ricorda Leali – in piazza sono arrivate le camionette della polizia

La strage è avvenuta durante una manifestazione antifascista. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Migliaia i bresciani che si sono riversati nella principale piazza cittadina, riempiendola come non avevamo potuto fare nel 2020 e 2021 a causa di Covid, per il 48esimo anniversario della Strage. È una storia fatta di verità negate". (IL GIORNO)

«Anche a distanza di 48 anni, troppi, si arriverà a processi e soluzioni giudiziarie rispetto a Piazza della Loggia. Lo afferma il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel messaggio al sindaco di Brescia per il 48esimo anniversario della strage di piazza della Loggia. (Corriere della Sera)

Ricordare significa non dimenticare che la strage fu fascista, di stato e della NATO La strage di #PiazzadellaLoggia a Brescia, 28 maggio 1974, oltre che fascista per la manovalanza, di stato per le complicità e le coperture, fu anche NATO per i mandanti di terzo livello. (Contropiano)

È quanto ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 48esimo anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia, in cui morirono otto persone e oltre cento rimasero ferite. (Sky Tg24 )

Brescia e il Paese intero risposero con fermezza e unità, opposero la solidarietà di popolo alla disumanità dei terroristi. 28 maggio 2022 a. a. a. Roma, 28 mag. (Liberoquotidiano.it)

Quell’ordigno, dice, «era un anello di quella catena nera del terrore che pretendeva di minacciare la convivenza civile e i diritti costituzionali, insanguinando l'Italia». Ma «Brescia e il Paese intero risposero con fermezza e unità, opposero la solidarietà di popolo alla disumanità dei terroristi» (La Stampa)