Sardine, marchio registrato e manifesto: "Noi argine al populismo. Ci troverete ovunque"

Liberoquotidiano.it INTERNO

L'estesa copertura mediatica e l'appoggio di alcuni partiti politici hanno spinto gli organizzatori della manifestazione di Bologna a registrare il marchio e pubblicare un manifesto.

Il movimento anti-Salvini delle sardine ha fiutato l'opportunità politica e sogna in grande.

Si inizierà stasera a Sorrento, domani a Palermo; mentre sabato le sardine saranno a Reggio Emilia e Perugia.

In seguito sono stati messi in rassegna gli eventi- dove Matteo Salvini terrà dei comizi- a cui parteciperà il movimento di Bologna. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

Così il leader della Lega Matteo Salvini ha risposto a Sorrento (Napoli) ad una domanda di una giornalista sulla intenzione annunciata dal movimento delle "sardine " di offrirgli dei libri da leggere. "Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. (TG La7)

I quattro organizzatori pubblicano i “comandamenti” contro Salvini: “Crediamo nella buona politica. Inizia così, quasi minaccioso, il manifesto del “popolo delle sardine”, il movimento nato a Bologna che sta contagiando mezza Italia per rovinare la festa a Matteo Salvini (Il Fatto Quotidiano)

«Avete rovesciato bugie e odio su di noi, avete approfittato della nostra buona fede: ci avete risvegliati». Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara. (La Legge per Tutti)

Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete. (LA NOTIZIA)

Inizia così il manifesto delle Sardine, pubblicato sulla pagina Facebook del movimento nato a Bologna in chiave anti-Lega e che adesso sta attraversando l'Italia intera. Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara. (Yahoo Notizie)

Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara. Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare». (Corriere della Sera)