Wanna Marchi e Stefania Nobile: «La condanna per truffa? Non cambieremmo nulla. Il nostro futuro è in Albania»

La storia di Wanna Marchi, 80 anni compiuti da poco, non è solo quella della regina delle televendite, della teleimbonitrice, come è stata ribattezzata. È la storia di due esistenze inscindibili. Quelle di una madre e una figlia. La prima diventata icona della televisione, capace per oltre 20 anni di far comprare qualsiasi cosa: creme, amuleti e numeri del lotto ad oltre 305mila persone. E Stefania Nobile, che le è sempre rimasta a fianco, nell’ascesa così come nelle cadute rovinose. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Inoltre, a partire dalla stagione 2022-2023, in seguito a un accordo con Sky, ZONA DAZN è visibile anche sul satellite ai seguenti canali: ZONA DAZN (canale 214), ZONA DAZN 2 (canale 215), ZONA DAZN 3 (canale 216), ZONA DAZN 4 (canale 217) e ZONA DAZN 5 (canale 218). (Tutto.TV)

Ci misi tutto il mio amore, alla fine la madre mi infilò in tasca un milione e mezzo di lire. BOLOGNA Nel 1974 Wanna Marchi, a Bologna, per sbarcare il lunario trucca i morti all'obitorio. (La Repubblica)

Non risponde ovviamente a questo la straordinaria docu-serie in quattro puntate dedicata a Wanna Marchi appena diffusa su Netflix, ideata e firmata da Alessandro Garramone con la collaborazione di Davide Bandiera per la regia di Nicola Prosatore. (L'HuffPost)

Storia italiana (Corriere della Sera)

Un'altra colonna di Telemarket (realtà che anch'essa si è ridimensionata ed è passata di mano più volte per via di guai di bilancio) era Alessandro Orlando. Anche lui figlio di gallerista arrivò sulla rete commerciale a metà degli anni Novanta e applicò la sua parlantina e il suo fare sornione alla vendita di tutto ciò che gli altri non vendono. (Wired Italia)

Spaccato autentico di un evo italiano – gli ottanta/novanta – viepiù mitizzato modello filosofia Max Pezzali, Wanna è la descrizione intensa, rutilante, molto touch of evil, dell’operazione quanto male ci ha fatto la tv di quei lustri. (Il Fatto Quotidiano)