Robot viventi, dai laboratori USA “nuove organismi” fusi alle macchine

Il matrimonio tra robotica e biologia è avvenuto e ha dato vita ad una nuova forma di organismi, che possiamo considerare come sconosciuti sul nostro pianeta: il living robot.

In teoria, realizzandole a partire da cellule di mammiferi, queste macchine “quasi viventi” potrebbero presto arrivare ad adattarsi e muoversi su terra ferma, insieme a noi.

Le stesse cellule hanno un potenziale energetico da trasferire alle macchine, che varia tra sette e dieci giorni. (Key4biz)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Arrivano gli Xenobot: i robot viventi col Dna della rana VIDEO. Il robot vivente è costruito con lo stesso Dna della rana. (Velvet Mag)

enobot: il primo robot "vivente" creato con cellule di rana. Gli scienziati dell’Università del Vermont e della Tufts hanno creato "Xenobot", il primo robot autorigenerante. Tramite un supercomputer, le cellule possono essere moltiplicate e viaggiare nel corpo umano. (L'HuffPost)

Ma anche nelle loro configurazioni più creative, i metalli e le materie plastiche semplicemente non possono essere all’altezza delle cellule. Le parti mostrate in verde sono costituite da cellule della pelle di rana, mentre le parti in rosso sono cellule cardiache di rana. (Futuroprossimo)

di Serena Console Per realizzare lo studio di bioingegneria è stato utilizzato un algoritmo che ha permesso di progettare al computer migliaia di possibili robot viventi. (La Repubblica)

I creatori, dell’università del Vermont e di Tuft, parlano per questo di robot vivente, primo nel suo genere, una macchina minuscola, per niente somigliante all’idea che abbiamo di robot – quella dell’automa. (Wired.it)

Siamo ovviamente molto lontani da una realtà simile, ma i robot organici creati da un team di scienziati unendo cellule di una rana lascia immaginare che, forse, in futuro molto prossimo la visione del game designer Hideo Kojima diventerà realtà. (Tom's Hardware Italia)