Indipendenza della Scozia e futuro del Commonwealth, le spine nel fianco di Carlo III

Secolo d'Italia ESTERI

Quando nel 2014 gli scozzesi votarono per l’indipendenza dal Regno Unito, il governo di Londra fece capire che in caso di vittoria dei secessionisti non avrebbe mai fatto entrare il nuovo Stato nell’Unione europea. Una minaccia non più rinnovabile dal momento che un paio d’anni dopo sarebbe stata l’intera Gran Bretagna, con la Brexit, a fare bye bye alla Ue. E proprio il destino della Scozia sarà probabilmente il primo vero banco di prova che attende re Carlo III (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il sovrano sarà ricevuto come sempre nella Camera dei Lord - quella elettiva dei Comuni è preclusa a re e regine per tradizione secolare, a sottolineare i limiti del potere di una monarchia non più assoluta - dove lo attenderanno comunque sia deputati (inclusi esponenti del Governo Tory, dell'opposizione laburista e degli altri partiti), sia pari del Regno. (RSI.ch Informazione)

Durante il suo lungo regno, la Regina Elisabetta II ha periodicamente attraversato i Paesi del Commonwealth per mantenere i contatti con le ex colonie britanniche. Con la morte della popolare monarca, questa confederazione potrebbe sgretolarsi più in fretta. (blue News | Svizzera italiana)

Alessandra Rizzo Regno Unito e il futuro della monarchia: le nuove spinte indipendentiste minacciano l’unità (La Stampa)

Uno dei primi è nel pomeriggio con rappresentanti del Commonwealth, comunità che raduna Paesi dell'ex impero: a cominciare dalla baronessa Patricia Scotland, segretario generale dell'organizzazione, e dai capi missione a Londra (alti commissari) dei 14 Stati (su 56) - inclusi Australia, Nuova Zelanda, Canada o Giamaica - tuttora legati direttamente alla monarchia che lo riconoscono come capo di Stato. (Corriere del Ticino)

Prima visita, oggi, di re Carlo III al Parlamento britannico di Westminster, il più antico del mondo, per la cerimonia delle condoglianze. Il sovrano sarà ricevuto come sempre nella Camera dei Lord - quella elettiva dei Comuni è preclusa a re e regine per tradizione secolare, a sottolineare i limiti del potere di una monarchia non più assoluta - dove lo attenderanno comunque sia deputati (inclusi esponenti del governo Tory, dell'opposizione laburista e degli altri partiti), sia pari del Regno. (Corriere del Ticino)

Si è parlato molto – e si continuerà a parlare, giustamente – di quale sovrano è stata Elisabetta II: settant’anni di regno (una longevità seconda solo a quella di Luigi XIV, che però divenne re quando era un bambino) a cavallo di due secoli che le hanno permesso di diventare un punto di riferimento non solo per il Regno Unito ma anche per il mondo intero. (ilmessaggero.it)