Il ministero della Difesa ucraino contro un’azienda italiana: «La Danieli ancora collabora con le industrie russe»

Open INTERNO

In risposta alle accuse ucraine, il gruppo ha diramato una nota in cui definisce quelle notizie «false e non vere».

La Società è impegnata sul fronte dell’emergenza umanitaria e sta fornendo un aiuto concreto alla popolazione coinvolta nella Guerra in Ucraina

La replica di Danieli. «Le attività del Gruppo Danieli non contemplano in alcuno modo la produzione diretta di materiale bellico e i contratti stipulati non prevedono mai il coinvolgimento nelle scelte di produzione dei clienti». (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Il gruppo Danieli replica al Ministero della Difesa ucraino. After four months of the large-scale war, Italian-based #Danieli still collaborates with russian plants, supplying equipment to produce nuclear submarines and tank armor. (Friuli Oggi)

Come le dicevo, non appena sono state introdotte le sanzioni abbiamo interrotto i rapporti con gli interlocutori russi banditi dalle nuove regole». Quello che possiamo garantire è che i nostri clienti non appartengono alle liste degli interlocutori banditi dalle sanzioni». (Corriere della Sera)

Danieli in prima linea, invece, in interventi umanitari in Ucraina. Danieli continua anche a collaborare con la Kamensk-Uralsky Metallurgical Works, che produce parti specifiche per aerei russi. (Nordest Economia)

Lo si legge in una nota in risposta alle accuse del Ministero della Difesa ucraino, che sul suo account Twitter ufficiale ha scritto: "Dopo quattro mesi di guerra su larga scala, l'italiana Danieli collabora ancora con gli stabilimenti russi, fornendo attrezzature per la produzione di sottomarini nucleari e blindature per carri armati". (ilmessaggero.it)

Il ministero della Difesa contro il Gruppo friulano. È la risposta del presidente del Gruppo, Gianpietro Benedetti, raggiunto in Germania dalla notizia del tweet del ministero della Difesa ucraino che, riprendendo quanto diffuso da un’agenzia del paese, la Truman, accusa il colosso di collaborare con «stabilimenti russi fornendo attrezzature per la produzione di sottomarini nucleari e le corazze per i carri armati» (Il Piccolo)

I dipendenti impiegati presso l’ufficio tecnico del Gruppo Danieli a Dnipro (attualmente chiuso) sono stati portati al sicuro, assieme alle rispettive famiglie: la Società ha organizzato trasporto e accoglienza per circa 100 persone presso il Campus Danieli in Friuli Venezia Giulia (UdineToday)