Coronavirus Emilia-Romagna, il bollettino di oggi 10 aprile: 1.525 contagi, 33 morti

La Repubblica INTERNO

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,3%.

I casi registrati in Emilia-Romagna dall'inizio della pandemia sfiorano ormai quota 350mila (349.822).

ono 1.525 i nuovi casi di coronavirus (558 gli asintomatici) riscontrati nelle ultime 24 ore in Emilia-Romagna a fronte di quasi 29mila tamponi.

Coronavirus Emilia-Romagna, i contagi a Bologna e nelle altre province. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 66.625 (-803 rispetto a ieri). Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.933 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 271.983. (Redacon)

Da lunedì, rientro pieno anche per le classi seconde e terze delle medie Permette a ragazze e ragazzi di tornare in aula anche alle superiori. (ForlìToday)

La situazione dei contagi nelle province vede in testa Bologna con 346 casi seguita da Modena con 279 nuovi casi, poi Parma (193), Reggio Emilia (162), Ferrara (133) e Ravenna (102). Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.270 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 270.050. (Regione Emilia Romagna)

L’Rt nazionale scende infatti a 0,92 (settimana scorsa era 0,96), mentre quello emiliano-romagnolo si attesta attorno a 0,80, come anticipato dal Presidente Stefano Bonaccini nei giorni scorsi. (Ravenna24ore)

Pochi tamponi, ma calano i casi attivi. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.278 tamponi molecolari, per un totale di 4.142.052. I casi per ciascuna provincia. La situazione dei contagi nelle province vede in testa Bologna con 234 casi, seguita da Modena con 171 nuovi casi, poi Reggio Emilia (159), Ravenna (121) e Parma (97). (ModenaToday)

Per questo invitiamo tutti a non abbassare la guardia e a continuare a rispettare le norme in vigore, a partire dal divieto di assembramenti Così come ai negozi di riaprire, seppure con limitazioni importanti in diversi comparti. (La Pressa)